L’arresto, che nei giorni scorsi, ha disvelato una scarsa attenzione verso i reati seriali, di origine sessuale, ha alla base, invece, la giusta attenzione dei carabinieri: siamo in Veneto, a Mestre, ma la medesima viene esercitata in tutta Italia, quotidianamente.
Carabinieri arrestano stupratore seriale
Sulla stampa, nei giorni scorsi, ha tenuto banco, anche con notevole esposizione di volto e dati anagrafici, con dettaglio sui suoi precedenti, “l’uomo”, un 45enne, considerato socialmente pericoloso, che ha violentato una bambina di 11 anni, a Mestre, nell’androne di un palazzo.
Qui non si vuole puntare il dito sul personaggio, bensì sui carabinieri che ne hanno permesso la rapida cattura, anzi, un carabiniere in particolare: Carmine Tondi.

Il militare, libero dal servizio, ha provveduto a fermare il reo mentre si trovava in un parco pubblico, vagando senza una meta precisa.
Tondi, avendo appreso della violenza ai danni della bambina, mentre stava smontando, assieme ad altri colleghi, si è diretto in vari punti della cittadina, per concorrere nelle ricerche.
Questa attività è stata favorita dallo smarrimento del marsupio da parte del ricercato, con all’interno i propri documenti.
Carmine Tondi, avendolo individuato, come detto, in un parco cittadino, e sembrando che potesse essere realmente il soggetto d’interesse, ne ha attirato l’attenzione, chiamandolo per nome, quindi chiedendone i documenti, poi, procedendo ad accompagnarlo in Caserma, per gli accertamenti del caso.
Plauso alla Benemerita da parte del Presidente della Regione, Luca Zaia, che ha elogiato il controllo del territorio effettuato, quotidianamente, dalle forze dell’ordine.