Le idee di Papa Francesco sulla guerra erano chiare: i conflitti non servono a nulla, creano solamente maggiori fratture, inutili aspirazioni per un ritorno al passato, oramai fuori da ogni logica. Era un uomo di fede, ma pragmatico.

Francesco ha vissuto gli ultimi anni cercando di avvicinarsi alla Chiesa Ortodossa, ha avuto modo di tirare stoccate alla NATO, parimenti alla Russia, circa la guerra in Ucraina, ha condannato la risposta militare Israeliana a Gaza, dopo l’attacco di Hamas, considerando la successiva escalation avuta e che ha coinvolto, direttamente, Libano e Iran.
Francesco è stato anche un uomo di fede che ha riconosciuto lo spirito di servizio delle forze dell’ordine e armate, sempre prodighe verso la collettività.
Varie sono state le occasioni in cui questa osmosi religiosa/istituzionale si è potuta realizzare, in ultimo, la celebrazione del sacrificio del Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto.
Ma tale rapporto di reciproca stima non si limitava ai soli Carabinieri, non sarebbe stata possibile per un uomo dallo spirito pratico com’era, ma si estendeva anche alla Guardia di Finanza o alla Polizia di Stato e via via a tutte le compagini della difesa e sicurezza.




