Quanto avvenuto ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 e’ un probabile atto terroristico che non puo’ essere accaduto senza il coinvolgimento di un qualche Stato. Lo ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, precisando che la portata della distruzione indica che si tratta per l’appunto di un qualche tipo di atto terroristico. Il portavoce ha respinto le affermazioni dell’emittente “Cnn” per la quale alcune navi e sottomarini russi sarebbero avvistati nell’area interessata. Nella zona sarebbero, ha evidenziato Peskov, e’ molto piu’ facile osservare “aerei e imbarcazioni che appartengono ai Paesi della NATO“. Alla domanda se Mosca chiedera’ di avviare un’indagine internazionale, il portavoce ha risposto che “tutto dipendera’ dalla situazione”. “Data la mancanza di comunicazione (…) e la riluttanza di molti Paesi a mettersi in contatto con noi (…) sorgono molte domande”, ha concluso.
Il Cremlino ha fatto poi notare che nell’area dove sono avvenute le esplosioni che hanno danneggiato il gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico c’erano molti più mezzi militari NATO che russi. Lo ha affermato sempre Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo Vladimir Putin, come riporta Interfax, smentendo le notizie della presenza di navi da guerra e sottomarini russi nella zona. “Questa zona è il Mar Baltico. Lì sono stati avvistati molti più mezzi dell’aviazione e della marina che appartengono ai paesi della NATO. Pertanto, questa è una notizia senza senso, che, diciamo, è di parte”, ha detto Peskov.