“Nelle farmacie italiane non c’è nessuna corsa all’acquisto delle pillole a base di ioduro di potassio usate per contrastare gli effetti dell’inalazione di IODIO radioattivo o una contaminazione. Assumerle ora da parte gli italiani poi non ha nessuno senso”. Lo riferisce all’Adnkronos Roberto Tobia, segretario nazionale Federfarma, intervenendo sull’escalation di un possibile attacco nucleare della Russia nella guerra con l’Ucraiana. Situazione simile era avvenuta marzo dopo l’attacco alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, in quel caso l’allarme per un possibile incidente aveva innescato, soprattutto in Europa, la corsa alle pillole di Iodio. “In Italia abbiamo le scorte di queste pillole e c’è un piano di distribuzione straordinario in caso di vero allarme nucleare anche nelle farmacie, come avviene in altri paesi dove ci sono centrali attive, – ricorda Tobia – Speriamo di non doverlo mai mettere in atto”. Assumere iodio senza una vera necessità, ricordano i farmacisti, potrebbe avere effetti collaterali a carico della tiroide.