Un manager russo è stato arrestato lunedì in Italia su richiesta della Giustizia americana. Si chiama Artem Uss e faceva parte di una rete globale messa in piedi per evadere le sanzioni sull’export di tecnologia e riciclare denaro sporco. Il Cremlino ha condannato l’arresto in dei due cittadini russi, tra cui l’imprenditore Artem Uss, fermato lunedì dalla Polaria all’aeroporto di Milano Malpensa su mandato di Washington. “Le missioni diplomatiche russe faranno del loro meglio per proteggere gli interessi di Uss, detenuto in Italia”, ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. “La difesa del russo afferma che è pronta a preparare un’istanza di scarcerazione per il 40enne, con la concessione almeno dei domiciliari, in attesa che si concluda il procedimento sull’estradizione davanti alla Corte d’Appello milanese”. Così il legale Vinicio Nardo al termine dell’udienza di oggi a Milano, che era solo dedicata all’identificazione dell’arrestato e alla sua audizione sul consenso o meno ad essere consegnato agli Stati Uniti. Consenso che lui ha negato.