Inaugurata a Rimini, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, la nuova sede della Questura.
Arrivato in piazza Bonaccini per partecipare alla cerimonia, il prefetto Giannini è stato accolto dal questore Rosanna Lavezzaro e dal sindaco Jamil Sadegholvaad e ha ricevuto gli onori da un picchetto di agenti di Polizia. Nel suo intervento il capo della Polizia ha voluto celebrare l’evento sottolineando come “Questa è un’ulteriore tappa di un percorso di valorizzazione del territorio che sta facendo la Polizia di Stato. L’inaugurazione di oggi testimonia la costante attenzione nel creare presìdi di legalità che siano pronti a soddisfare le esigenze di sicurezza di cui i cittadini necessitano.
Questa è la cifra dell’impegno che le Forze dell’ordine mettono in campo per far si che le persone ci vedano come punti fermi, per offrire un servizio di vicinanza verso tutti ma soprattutto verso le categorie più fragili.
I giovani, per esempio, debbono sapere che ogni divisa deve essere un punto di riferimento, qualcuno a cui rivolgersi con fiducia, allo stesso modo in cui lo si può fare all’interno della loro famiglia.
Stiamo uscendo da un periodo difficilissimo durante il quale abbiamo perso 20 colleghi e più della metà si è ammalata, questo perché la Polizia di Stato ha continuato, durante tutto il periodo della pandemia, a garantire la presenza e il costante appoggio senza mai chiudere un ufficio o interrompere un servizio. I diritti vanno difesi ad ogni costo e c’è anche chi arriva all’estremo sacrificio per difenderli, tutto questo fa crescere la nostra cultura e il nostro sentimento e spero possa essere di esempio ai giovani per affrontare al meglio le difficoltà della vita.” I locali della nuova sede sono poi stati benedetti dal vicario del vescovo di Rimini Maurizio Fabbri, accompagnato dal cappellano della questura di Rimini padre Paolo Carlin. Prima del tradizionale taglio del nastro è stata deposta una corona d’alloro davanti la targa commemorativa in ricordo del sovrintendente della Polizia di Stato Antonio Mosca, ucciso in servizio il 3 ottobre del 1987 durante una sparatoria con alcuni componenti della “Banda della uno bianca”. La cerimonia si è poi conclusa con la visita degli Uffici della nuova questura durante la quale è stato presentato al prefetto Giannini un report sulle attività compiute sul territorio. La questura oggi ha un organico di 300 unità e nei nuovi uffici, più confortevoli e accoglienti, è stato possibile concentrare le diverse articolazioni che la compongono, da quelle operative a quelle al servizio del pubblico, a vantaggio dei servizi resi al cittadino.