di Alessandro Rosi
Nuovo allarme della Nato. Due caccia russi hanno sfiorato le navi dell’Alleanza nel Mar Baltico. Una manovra considerata “pericolosa e poco professionale”. L’episodio è avvenuto giovedì, quando gli aerei di Mosca si sono avvicinati molto alle navi europee: a un’altitudine di 300 piedi (91 metri) e una distanza di 80 iarde (73 metri). Peraltro senza che i loro piloti rispondessero alle comunicazioni. La Russia continua con la sua strategia della tensione con l’Occidente. «La mattina del 17 novembre, due aerei da guerra russi si sono avvicinati in modo non sicuro e poco professionale allo Standing NATO Maritime Group 1 (SNMG1), che stava conducendo operazioni di routine nel Mar Baltico», spiega la dichiarazione.
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I piloti russi non hanno risposto alle comunicazioni di consultazione permanente delle forze alleate e hanno sorvolato a un’altitudine di 91 metri e una distanza di 73. La Nato descrive questa “interazione” come “poco sicura e poco professionale” poiché è stata effettuata in una zona di pericolo noto. Perché? È in corso l’addestramento alla difesa aerea. Quello che è successo “ha aumentato il rischio di errori di calcolo, errori e incidenti “, ha spiegato l’Alleanza. “Le forze della Nato hanno agito in modo responsabile, svolgendo la loro missione, nel pieno rispetto dei regolamenti aerei e marittimi internazionali”, ha affermato l’organizzazione nella sua dichiarazione. L’Alleanza ha avvertito che ” risponderà in modo appropriato a qualsiasi interferenza con attività legali della NATO nell’area che metta in pericolo la sicurezza dei nostri aerei, navi o dei loro equipaggi”. Tuttavia, l’organizzazione internazionale ha precisato che “non cerca lo scontro e non rappresenta alcuna minaccia”.