WASHINGTON — Gli Stati Uniti potrebbero non godere più del vantaggio numerico, in termini di testate nucleari con gittata intercontinentale, contro la Cina. La notizia trapela dal comando strategico che sovrintende l’arsenale nucleare degli Stati Uniti.
STRATCOM ha recentemente inviato una missiva classificata al Congresso e questo ha destato sospetti perché ciò avviene se la Cina supera gli Stati Uniti con le scorte ICBM (missile balistico intercontinentale)
Secondo la legge, STRATCOM deve informare il Congresso se la Cina distribuisce più ICBM o lanciatori ICBM rispetto agli Stati Uniti. I dati compilati dal Pentagono nel rapporto annuale sulla Cina e in un documento del Congressional Research Service indicano, però, che gli Stati Uniti mantengono ancora un vantaggio numerico rispetto alla Cina (ICBM e lanciatori ICBM schierati). Ciò suggerisce che queste due condizioni non hanno attivato dunque l’avviso STRATCOM.
Allora perché STRATCOM ha scritto al Pentagono?
C’è una terza condizione della legge che innesca l’avviso al Pentagono ed è il fattore produzione/tempo.
Jeffrey Lewis, direttore del progetto di non proliferazione dell’Asia orientale al Middlebury College, ha detto al Defense News, in un’intervista, che la notifica classificata probabilmente rivela che la Cina ha equipaggiato più testate nucleari sui suoi ICBM rispetto agli Stati Uniti. Lewis fa parte del comitato consultivo per la sicurezza internazionale del Dipartimento di Stato, ma non ha accesso alla valutazione classificata STRATCOM.
“Il rapporto sulla potenza militare cinese stima che le scorte nucleari di Pechino abbiano superato i 400” ha dichiarato Lewis.
Nella missiva stratcom ci sarà sicuramente scritto che “la Cina probabilmente metterà in campo una scorta di circa 1.500 testate entro il 2035 se continuerà al suo attuale ritmo di espansione nucleare” Il rapporto ha anche rilevato che la Cina ha raddoppiato le sue scorte di ICBM dal 2020.
La Cina ha ora, dunque, 300 ICBM e lanciatori. Ma sono meno degli Stati Uniti che hanno 400 ICBM e 450 lanciatori ICBM.
“Non siamo in grado di fornire ulteriori informazioni a causa di problemi di classificazione” – ha detto un assistente del Congresso, anonimamente, discutendo la notifica classificata.
L’assistente ha aggiunto che i principali legislatori repubblicani hanno scritto a Richard “c’è forte apprensione sull’espansione nucleare della Cina“.
Secondo il Servizio di ricerca del Congresso, gli Stati Uniti avevano 1.389 testate su un totale di 665 ICBM schierati (missili balistici su sottomarini e bombardieri pesanti) – Dati risalenti a settembre 2021.
Henry Sokolski, direttore esecutivo del Nonproliferation Policy Education Center, si è chiesto se gli Stati Uniti potranno mantenere il loro vantaggio numerico contro l’arsenale nucleare cinese dato che Pechino continua ad alto ritmo a modernizzazione l’assetto.