Massimo Malpica per “il Giornale”
Il Qatargate sbarca al Copasir. Una talpa tra gli eurodeputati, e forse una dritta arrivata dagli 007 degli Emirati Arabi Uniti ai colleghi belgi. Comunque sia iniziato lo scandalo che gira intorno alle pressioni del Paese circondato dal Golfo Persico, l’inchiesta ora fa tremare il Parlamento europeo e imbarazza molti in Italia: è di venerdì la notizia della sospensione cautelativa dal Pd dell’eurodeputato Andrea Cozzolino, che comunque non risulta indagato, anche se il suo assistente, Francesco Giorgi, è tra gli arrestati, come pure la compagna di quest’ ultimo, la vicepresidente del Parlamento Europeo, la greca Eva Kaili. Proprio Giorgi, con la compagna e l’ex europarlamentare Antonio Panzeri, per l’accusa sarebbe tra i percettori delle tangenti arrivate dal Qatar. La lunga indagine ha scoperchiato un sistema con cui il Paese che sta ospitando i Mondiali di calcio – ma è coinvolto anche il Marocco avrebbe tentato di migliorare la propria immagine cercando di influenzare le politiche dell’Europarlamento. E tra i servizi europei che hanno collaborato a questa fase di intelligence, tenendo d’occhio tra l’altro un centro studi del Marocco a Bruxelles che avrebbe nascosto una base operativa degli 007 di Rabat, proprio fonti della nostra intelligence hanno confermato esserci anche le due Agenzie italiane, l’Aise e l’Aisi, ognuna impegnata «per i rispettivi ambiti di competenza». E considerato che proprio fonti di intelligence hanno segnalato nei giorni scorsi alle agenzie il ruolo svolto dai nostri 007 nell’affaire, «con riferimento alle notizie mediatiche sull’attività condotta dai servizi di sicurezza belgi nell’indagine riguardante le ipotesi di corruzione di soggetti impegnati nelle istituzioni europee», ecco che il nuovo Copasir vuole capirne di più. Il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, guidato da un paio di settimane dall’ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del Pd, ha infatti messo in calendario una doppia audizione per ascoltare quanto hanno da dire sulla vicenda Qatargate i vertici delle nostre agenzie di intelligence. Dopodomani, martedì, a mezzogiorno, sarà il direttore dell’Agenzia informazioni per la sicurezza esterna, Giovanni Caravelli, a essere audito dalla Commissione. Mentre il giorno dopo, alle nove del mattino, arriverà a Palazzo San Macuto Mario Parente, direttore dell’Aisi, l’agenzia di intelligence interna.