“Un cessate il fuoco, una tregua sono oggi l’indispendabile prerequisito della pace”. Lo scrive su Repubblica il presidente della Fondazione Med-Or, Marco Minniti, spiegando che “oggi Zelensky, Biden, l’Alleanza delle grandi democrazie occidentiali hanno più forza per chiedere una ‘pace giusta’, coinvolgendo direttamente altri attori internazionali dalla Turchia, alla Cina. Sapendo tuttavia che un processo di pace è di per sé un negoziato, una negoziazione. Ma tutto questo è difficile che possa avvenire finché non si mettono a tacere le armi”. “Proprio nel momento in cui sono più chiare le ragioni e le colpe – aggiunge Minniti -, i punti di forza e le debolezze, bisogna non dimenticare la nobile arte della mediazione che non è mai sinonimo di cedimento”.