Si intensificano le ricerche e la Polizia segue ogni traccia per arrivare al sospettato numero uno: Mohamed Abidi. In queste ore sta operando la Squadra Mobile ma la nota di ricerca è stata diramata in tutte le reti nazionali e internazionali.
Intanto lo sconforto e la rabbia dei colleghi di Danilo cresce ma cresce anche la solidarietà intorno al ricordo di un bravo ragazzo ucciso barbaramente.
Le parole del suo avvocato
“Ho difeso Mohamed Abidi nel 2017 quando era a Regina Coeli per una piccola quantità di hashish, ma quando un anno dopo è stato scarcerato da Rieti, dove era stato trasferito, è andato in Francia e da lì non ho più avuto sue notizie. Secondo me non è il tipo da commettere un gesto tanto efferato, è sempre stato molto remissivo con me, una persona tranquilla. E’ una impressione la mia, ma te ne accorgi se uno è un soggetto potenzialmente violento, lui invece ha sempre dato l’idea di essere tranquillissimo”. Lo racconta all’Adnkronos l’avvocato Antonino Lastoria che nel 2017 difendeva il tunisino oggi ricercato per aver massacrato di botte Danilo Lucente, il caporale maggiore dell’Esercito Italiano morto ieri al Policlinico Umberto I.