“Dal 2009 il valore dei buoni pasto per le forze di polizia è fermo a 7 euro. Questa situazione non è più accettabile. Purtroppo l’attuale situazione inflazionistica ha reso il valore del ticket restaurant insufficiente alla fruizione di un adeguato pasto” – così in una nota Vincenzo Piscozzo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Finanzieri (USIF) – “Gli operatori di polizia ci segnalano che, in maniera sistematica, devono integrare il buono pasto, in quanto il valore del pranzo/cena eccede quello del ticket. Tale situazione, tra l’altro, determina una penalizzazione per quei Finanzieri che non possono fruire del trattamento vitto attraverso altre modalità gestionali, quali la m.o.s., convenzioni con esercizi privati o convivenze presso mense di altre Amministrazioni e che di fatto si vedono costretti, anche in ragione dell’attività di servizio, a ricorrere all’utilizzo del buono pasto. Per questo motivo, l’Unione Sindacale Italiana Finanzieri ha invitato il Comando Generale e il ministero della Funzione Pubblica all’adeguamento del valore dei buoni pasto a 10 euro. Inoltre, si richiede la corresponsione dei buoni pasto maturati nell’ultimo quadrimestre 2022” – ha concluso Piscozzo