Una di quelle notizie che vorremmo sempre leggere. Questa volta è accaduto sull’Appennino italiano, tra le colline che uniscono Emilia, Toscana e Marche. Una giovane coppia di origine balcanica le scorse sere è rimasta imbottigliata nel traffico cittadino e nonostante il clacson e il fazzoletto bianco fuori dal finestrino, l’uomo alla guida non riusciva a far aprire un varco per raggiungere l’ospedale. Attimi di apprensione per il conducente perché al suo fianco vi era la compagna distesa sul sedile e con le mani sulla pancia per via dei forti dolori.
Le urla, il clacson, il fazzoletto bianco hanno però attirato l’attenzione di “Nibbio 21” la pattuglia dei baschi verdi (AntiTerrorismo – Pronto Impiego) della Guardia di Finanza che in quel preciso istante era impegnata in un posto di controllo a pochi metri dall’auto dei due giovani ragazzi.
I due militari non hanno esitato un solo istante e sono saliti sull’Alfa Romeo Giulia 2.0 turbo che grazie al quattro cilindri sovralimentato può raggiungere anche i 260 km/h.
Sirene, lampeggianti e paletta hanno tolto la scena al clacson, al fazzoletto e alle urla e agganciata l’auto dei ragazzi in pochi secondi il traffico si è aperto come una noce di burro con un coltello caldo.
Pochi minuti dopo, infatti, gli agenti di “Nibbio 21” aprivano la porta della vettura alla futura mamma per farla ricevere dal personale del pronto soccorso tempestivamente avvisato tramite centrale operativa. Da lì a poco sarebbe nata una graziosa bimba di 3.7 kg.
I due finanzieri non si sono allontanati dal presidio ospedaliero fino a quando non hanno ricevuto la bella notizia e la serenità si è diffusa e ha tolto spazio all’apprensione.
Un miracolo che la giovane coppia non dimenticherà mai ma che rientra nelle attività ordinarie di coloro che indossano una divisa.