Nella suggestiva aula magna della sede storica di Santa Maria in Gradi, a Viterbo, oltre duecento studentesse e studenti hanno assistito alla lezione del Prefetto Lamberto Giannini, Capo della Polizia di Stato, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza e docente dell’Università degli Studi della Tuscia, sul tema ‘Evoluzione della minaccia terroristica: strumenti di prevenzione e contrasto’. “Siamo molto onorati di poter annoverare tra i nostri docenti il Prefetto Giannini che, nonostante i gravosi impegni istituzionali, continua a incoraggiare le nuove generazioni a occuparsi di un tema delicato che merita un approccio scientifico” – ha dichiarato il Rettore dell’Ateneo Stefano Ubertini, secondo il quale – “l’Università ha costruito una grande capacità di unire riflessione teorica ed esperienze professionali che permettono ai nostri giovani di comprendere meglio come muoversi in un mondo sempre più interessato da cambiamenti veloci e radicali”.
La lezione è stata l’avvio del corso di Diritto dell’antiterrorismo e dell’antimafia che Giannini tiene per la Laurea Magistrale del corso ‘Scienze della politica, della sicurezza internazionale e della comunicazione pubblica’ insieme al Vice Prefetto Andrea Nino Caputo. Percorrendo molte vicende del terrorismo italiano e internazionale, la lezione ha messo a fuoco il legame tra la complessità dei rischi e la necessità di trovare strumenti di azione sempre inseriti nel solco del diritto costituzionale.
“È fondamentale per coloro che lottano contro il terrorismo avere una profonda conoscenza dei fenomeni, della loro evoluzione e delle modalità con cui si manifestano. Solo così riusciamo ad adottare misure efficaci per contrastarli. La lotta contro il terrorismo non può e non deve essere limitata alle operazioni di polizia, ma richiede una cultura che fornisca gli strumenti adeguati a prevenire gli attacchi”
– ha sottolineato il Prefetto Giannini a conclusione della sua lezione.