In merito al possibile arrivo nella Capitale di ultras olandesi ed al conseguente pericolo di scontri violenti tra tifoserie in occasione della partita Roma-Feyenoord, il SILF Lazio chiede che, qualora non si riesca a rendere effettivo il divieto di trasferta, si proceda nel disputare la partita “a porte chiuse”. La città di Roma non può trasformarsi, come avvenuto anche nel recente passato, in un campo di battaglia per un evento sportivo e non deve, assolutamente, passare il concetto che gli stadi di calcio siano zone franche per le frange violente del tifo. Per il SILF Lazio, risulta, inoltre, non più accettabile che il personale della Guardia di Finanza venga sottratto ai suoi compiti d’istituto e alla lotta al crimine economico-finanziario per essere impiegato a garantire la sicurezza delle nostre città dalle violenze collegate ad eventi che dovrebbero essere solo ed esclusivamente gioiosi. Non è più rinviabile, in quest’ottica, una misura energica come il “Daspo a Vita” per chi, con la scusa della passione calcistica, mette a rischio la sicurezza di tutti gli altri cittadini. Questa O.S. chiede che venga tutelato l’interesse primario dell’Ordine Pubblico e della Sicurezza della Città Eterna, dei sui cittadini e delle sue bellezze artistiche, già in passato oltraggiate (Barcaccia). Non è certo con piacere che chiediamo una misura, quella della partita “a porte chiuse”, che penalizza i tantissimi tifosi pacifici ma siamo costretti ad una posizione così drastica oggi perché, non vogliamo più dover commentare, domani, le notizie delle devastazioni e la triste conta dei lavoratori delle Forze dell’Ordine feriti dai professionisti della guerriglia urbana.