“Stiamo lavorando con grande riservatezza, lo comprenderete, ma la sicurezza dei nostri concittadini in Sudan è la priorità. Siamo pronti a fare tutto ciò che serve”
lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a SkyTg24, precisando che
“tutti gli italiani in Sudan sono in contatto con la nostra ambasciata, che è aperta e molti si trovano già nella residenza. E’ una situazione complessa, ma i nostri concittadini sono in una situazione abbastanza sicura. L’ambasciata non è stata toccata e dispone di cibo, acqua e gasolio per i generatori.”
Il COFS (Comando interforze per le operazioni delle Forze speciali) attende solo il via per mandare le unità preposte a questo tipo di operazioni all’estero. Il 9º Reggimento d’assalto paracadutisti svolge, da sempre, questo tipo di attività. Il piano è già pronto e va solo eseguito mentre gli incursori sono in stato di pre allerta e potrebbero raggiungere un territorio limitrofo “amico” in qualsiasi momento.
Evacuazioni di questo genere già sono avvenute in altri contesti di crisi. In questo momento gli italiani presenti nell’area stanno facendo il punto coordinati dal diplomatico che organizza le fasi.
Il vettore dell’Aeronautica Militare italiana è sulla pista, pronto al decollo.