“E’ sempre più impellente una risposta seria ai continui attacchi agli operatori in uniforme, che ogni anno raggiungono numeri che generano frustrazione negli appartenenti alle forze dell’ordine. Anche perché non si placa la furia degli anarchici che, appena possibile, tornano all’assalto, riversando una violenza inaccettabile sulle forze di polizia. Lunedì a Trento ne hanno di nuovo fatto le spese i poliziotti del Reparto mobile impegnati nel servizio d’ordine al corteo no Tav, cinque dei quali sono rimasti feriti, uno in modo serio, quando infiltrati hanno provato a forzare il cordone di sicurezza. E nei prossimi giorni temiamo altri problemi, perché nuove iniziative sono state già annunciate. Si tratta di criminali, contro cui da tempo chiediamo che si prendano adeguate contromisure, perché al momento continua ad aleggiare un forte senso di impunità o di eccessiva tenuità nella risposta dello Stato a chi attenta alla salute dei suoi servitori. La determinazione del governo dimostrata nella difesa del 41bis e del principio di superiorità della legge e delle regole, giustamente richiamata dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, deve valere anche contro chi attacca le forze dell’ordine”.
Così Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo gli incidenti avvenuto lunedì a Trento in occasione del corteo dei no Tav, che hanno causato il ferimento di cinque agenti. Ancora oggi un gruppo no Tav ha bloccato l’ingresso dello scalo Filzi, impedendo ai camion di consegnare il materiale atteso dai lavoratori impegnati nella realizzazione del bypass ferroviario, mentre gli anarchici hanno annunciato una loro nuova manifestazione per il 2 giugno.
“Tutte occasioni ad alto rischio – conclude Mazzetti -, e non vogliamo altri agenti feriti. Abbiamo chiesto a gran voce un intervento legislativo in materia e siamo fiduciosi di vedere presto novità”.