Da AGI
In corso l’analisi delle immagini che hanno ripreso i momenti di tensione ieri pomeriggio nel centro di Palermo durante la commemorazione delle vittime delle stragi di mafia nel 31esimo anniversario dell’eccidio di Capaci, con l’obiettivo, spiegano dalla polizia, è di individuare i responsabili dei disordini che hanno portato al ferimento di tre poliziotti. Cento manifestanti hanno forzato il presidio di polizia, causando il ferimento di un funzionario della polizia di Stato e altri due agenti che hanno riportato prognosi che vanno dai 10 ai 15 giorni.
Successivamente il corteo si è diretto, senza tensioni, nei pressi dell’Albero Falcone dove ha atteso le 17:58, ora della strage per poi sciogliersi. Secondo quanto ricostruito della questura, un corteo, promosso da svariate sigle, che ha registrato la presenza al proprio interno di gruppi riconducibili a frange antagoniste, è partito dalla Facoltà di Giurisprudenza in via Maqueda, per giungere nei pressi dell’Albero Falcone. Considerata la potenziale interferenza con la concomitante iniziativa della Fondazione Falcone che aveva allestito un palco, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica si e’ deciso di non far giungere il corteo nei pressi dell’Albero Falcone, nell’ottica, è stato spiegato, di un bilanciamento delle contrapposte esigenze considerati i luoghi, il numero di persone partecipanti alle due iniziative, la presenza di diversi striscioni dal contenuto ingiurioso, nonché la presenza di veicoli dotati di strumenti di amplificazione sonora tra cui un mezzo furgonato.
Per questi motivi è stato individuato come punto di arrivo del corteo Piazza Alberico Gentili, a meno di 500 metri dal luogo inizialmente pensato dai promotori, scelta notificata agli interessati. Una volta giunto in questo punto il corteo, cui hanno preso parte oltre mille manifestanti, si sono innescate una serie di interlocuzioni tra i promotori e le forze di polizia che presidiavano il luogo al fine di non consentire il prosieguo del gruppo lungo via Notarbartolo fino all’Albero Falcone considerata la presenza dei mezzi amplificati che avrebbero gravemente interferito con le iniziative della fondazione Falcone nonché una gigantografia issata sul mezzo furgonato il cui contenuto palesava il chiaro fine di dileggio del corteo nei riguardi dell’altra iniziativa”.
È stato proprio durante questo dialogo, in cui si prospettava un ulteriore avvicinamento all’Albero Falcone qualora fossero stati spenti gli strumenti di amplificazione che avrebbero turbato la cerimonia promossa dalla Fondazione Falcone, che un gruppo di circa 100 manifestanti ha forzato il presidio di polizia, causando il ferimento di un funzionario della polizia di Stato ed altri 2 poliziotti che hanno riportato prognosi che vanno dai 10 ai 15 giorni.