Estratto da www.lastampa.it
Emergono le prime foto dalle telecamere di sorveglianza dei pestaggi compiuti da alcun agenti di polizia a Verona. Vi sono i pestaggi in questura di Mattia Tacchi e di Nicolae Daju, per cui il pm configura il reato di tortura, e di Adil Tantaoui, con l’accusa di lesioni.
In alcune immagini, il poliziotto costringe a urinare un uomo, e poi lo costringe a «essere utilizzato come uno straccio per pavimenti sulla sua stessa urina». In altre l’agente Alessandro Migliore gli spruzza uno spray al peperoncino sul viso, in maniera che sembra gratuita.
Il che genera un comportamento quasi impazzito del detenuto, evidentemente per il bruciore agli occhi. Si tratta di immagini tratte dalle intercettazioni video effettuate per mesi dalla squadra mobile nell’acquario, la sala dove venivano condotte le persone fermate durante i controlli.
Il procedimento giudiziario che ha fatto finire agli arresti domiciliari due giorni fa cinque poliziotti delle Volanti di Verona rappresenta la prosecuzione di un’altra indagine per tortura aperta nel febbraio del 2022 a carico di un assistente capo e un agente scelto dello stesso reparto, attualmente sospesi.
Tre nordafricani vennero picchiati nell’ormai famigerato “acquario”, la stanza con un vetro in plexiglass in cui venivano condotte le persone fermate durante i controlli per strada. Furono denunciati a piede libero per resistenza.
Due delle tre vittime a loro volta denunciarono a Carabinieri le presunte lesioni e le torture subite.
Dopo la conclusione delle intercettazioni […] la Procura ha presentato al Gip le richieste di misure cautelari, concesse il 26 maggio. Si indicavano ulteriori posizioni da approfondire. È il caso di una agente donna che la sera del 9 novembre scorso era in servizio con uno degli arrestati. Insieme portarono in Questura un africano per l’identificazione. L’uomo chiuso nell’acquario, diede in escandescenze, si denudò rivolgendo frasi offensive ai poliziotti. Venne percosso e gli fu spruzzato in faccia dello spray urticante. Nelle immagini […] lo si vede chiedere all’agente donna di andare in bagno e lei che gli risponde «di urinare verso l’alto così che l’urina possa finirgli in testa». […]