Ecco una buona notizia per i dipendenti statali. Tredicesime più ricche.

Tassati al 15% anche premi è straordinari.

Dall’articolo di M. Mobili, G.Parente e G. Trovati per “Il Sole 24 Ore”

Nella delega fiscale si fa largo la tassa piatta per gli straordinari e le quote dei premi di produttività che superano la soglia dei forfait attuali e per le tredicesime. Ma negli emendamenti governativi depositati ieri in commissione Finanze alla Camera, dove la delega ha iniziato il cammino parlamentare, non c’è traccia della Flat Tax incrementale per i dipendenti.

Troppe incognite su costi ed efficacia del meccanismo hanno spinto il ministero dell’Economia a orientarsi su un meccanismo più tradizionale, che guarda alle componenti straordinarie della retribuzione. Resta la Flat Tax incrementale per le partite Iva, di cui si annuncia «una complessiva valutazione, ai fini prospettici». L’esame della riforma a Montecitorio è entrato nel vivo ieri con l’arrivo di una ventina di pareri favorevoli ai correttivi dei deputati, e soprattutto con un pacchetto di 10 emendamenti diviso a metà fra Governo e relatori.

 

[…] Sul fisco delle persone fisiche, che fra le novità vede anche un piano per adeguare la residenza fiscale al lavoro svolto a distanza, la scelta chiave depositata ieri conferma gli annunci rilanciati nelle scorse settimane dal viceministro all’Economia Maurizio Leo sulla volontà di inserire misure a favore del lavoro dipendente anche per rispondere alle richieste dei sindacati in trincea sulla riforma. La soluzione trovata è quella di «un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali, in misura agevolata sui premi di produttività, sulle retribuzioni corrisposte a titolo di straordinario che eccedono una determinata soglia e per i redditi riconducibili alla tredicesima mensilità». La delega non offre cifre, in passato si è parlato molto dell’ipotesi 15% ma tutto dipenderà dai margini offerti dai conti pubblici. Lo stesso Leo, uscendo dalla presentazione del Rapporto Upb che non ha offerto troppe speranze sul tema (si veda pagina 6), aveva riconosciuto che «senza le coperture tutta la parte relativa alla revisione delle imposte non si può fare. Cercheremo di trovarle». […] Conti pubblici permettendo, l’opera di riduzione della pressione fiscale dovrà avere un occhio di riguardo anche «per i giovani che non hanno compiuto il trentesimo anno di età», come prevede un emendamento a prima firma di Fabio Roscani (Fdi) e alle «famiglie in cui sia presente una persona con disabilità» (correttivo a prima firma Massimiliano Panizzut, Lega). Niente da fare invece per le proposte spinte da M5S e Pd sulla possibilità di trasformare gli sconti fiscali in aiuti diretti a favore di chi avendo redditi troppo bassi è «incapiente» e non può sfruttare le agevolazioni. A Montecitorio si continua poi a lavorare sulle tasse «minori». Il correttivo che taglia il Superbollo è stato accantonato dopo una riformulazione, mentre un emendamento che potrebbe preoccupare gli enti locali sostituisce con «riduzioni di spesa primaria» le «compensazioni di gettito» che nel testo originario avrebbero dovuto accompagnare l’abolizione delle “microtasse” di Comuni, Province e Regioni.