4 anni volati via o forse lunghissimi. 4 anni in cui non sono stati ancora chiusi i procedimenti di accusa a carico degli assassini del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega, morto durante il servizio. Se da una parte assistiamo al teatro giudiziario in corso, dalla altra parte, quella più vera e intima, continuiamo a piangere la morte di un ragazzo che tutti ricordano come una persona straordinaria ed esemplare. 4 anni fa il cuore di Mario cessò di battere per le numerose ferite da taglio riportate. 4 anni che non hanno ancora consegnato pace ai familiari, agli amici, ai colleghi e che assumono già la forma di un caso da dimenticare e magari trasformare nell’ennesima sconfitta di un intero Paese. Una cosa è certa: Mario morirà di nuovo quando non lo racconteremo più. E allora fino a che non sarà fatta giustizia noi ci saremo. È il minimo.