“Quello che avrò da dire lo dirò a lui. Ho preferito tenere la vicenda interna alla difesa ed evitare spazi mediatici per scendere nella bagarre politica”.
Il ministro della difesa è stato diretto e lapidario nell’intervista a La Stampa
“Non ho rimosso nessuno, per essere chiari. In questa vicenda c’è, da parte mia, qualcosa da chiarire riguardo alla disciplina militare, le regole che esistono nelle Forze armate e quindi lo riceverò per ascoltare quello che deve dirmi e dirgli, poi, cosa pensa il ministro della Difesa”.
Queste le importanti e significative dichiarazioni che Guido Crosetto ha dato al giornale sabaudo in merito alla vicenda legata al generale Roberto Vannacci. Crosetto ha parlato da superiore gerarchico consapevole che su Vannacci, al di là della futura ascesa politica, è in atto una commissione disciplinare che sta valutando la posizione dell’alto ufficiale italiano e proprio sulla possibile candidatura del generale tra le file della Lega, Crosetto ha aggiunto
“Conosco i meccanismi della comunicazione. Ho visto nascere e morire molti personaggi in questo Paese: si creano degli eroi, poi si distruggono, l’eventuale candidatura fa parte di un modo di fare politica che spesso porta consensi. Non è una novità, abbiamo candidato tutti e di tutto negli anni. Soprattutto persone che diventano momentaneamente simboli di qualcosa. Di per sé, candidare un generale, quando si congeda, è ottimo, la scelta di parlarne ora fa parte di una strategia politica sulla quale non mi compete entrare”.