Ha pianificato meticolosamente l’uccisione di un ufficale della Guardia di Finanza e ha tentato di portarla a segno utilizzando una bomba artigianale.
I carabinieri, dopo indagini coordinate dalla procura di Napoli, hanno eseguito a carico di un indagato una misura cautelare in carcere emessa dal gip partenopeo per tentato omicidio con l’aggravante della premeditazione, e per aver confezionato, detenuto e portato in luogo pubblico un ordigno esplosivo costruito artigianalmente.
L’inchiesta è partita dopo il grave attentato dinamitardo ai danni dell’ufficiale, la cui auto è saltata in aria.
L’ufficiale era alla guida del veicolo quando è stato azionato l’ordigno da qualcuno che si trovava, molto probabilmente, a pochi metri dal luogo dell’esplosione.
Per gli investigatori si tratta dell’uomo arrestato oggi.
Il militare è riuscito a uscire illeso dall’abitacolo del veicolo nonostante la violenta deflagrazione abbia distrutto completamente la vettura in pochi minuti e, addirittura, alcuni pezzi dell’auto, di una certa consistenza, siano stati rinvenuti ad oltre 60 metri dal luogo dell’esplosione.
Con la notifica del provvedimento restrittivo eseguite anche perquisizioni personali e domiciliari per avere più elementi utili ai fini dell’individuazione dei potenziali mandanti.
Nei prossimi giorni, si svolgerà l’interrogatorio di garanzia del soggetto cautelato davanti al Gip di Napoli.