Un Elicottero da esplorazione e scorta A129 ‘Mangusta’ assegnato al 7/o reggimento ‘Vega’ dell’Esercito Italiano è caduto in un campo, nel ravennate.
L’elicottero si è ribaltato in un campo in fase di atterraggio di emergenza
La società Anas, subito dopo l’accaduto, ha temporaneamente chiusa al traffico, in direzione Ravenna, la E45 nei pressi del km 248, vicino al luogo dell’incidente. Il traffico è stato deviato con uscita obbligatoria allo svincolo di Standiana – Mirabilandia (km 243,500).
La chiusura, aggiunge Anas, si è resa necessaria per permettere alle Forze dell’ordine la gestione dell’evento e far defluire i flussi di traffico della zona interessata dall’incidente.
Sul posto anche le squadre Anas per consentire la riapertura del tratto nel più breve tempo possibile.
L’inchiesta
La Procura di Ravenna ha aperto un fascicolo contro ignoti per lesioni colpose sull’incidente dell’elicottero militare che ha provocato due feriti. Dell’inchiesta si occupa il PM di turno Angela Scorza.
I feriti
Sono stati portati all’ospedale Bufalini di Cesena i due militari dell’Esercito Italiano feriti nell’incidente. Le condizioni di uno dei due sono serie, ma non è in pericolo di vita.
L’elicottero A129
L’elicottero da Esplorazione e Scorta A129 “MANGUSTA” fu sviluppato inizialmente con funzioni anticarro, armato con missili filoguidati TOW e razzi da 81 mm.
L’elicottero ha avuto il suo battesimo del fuoco in Somalia durante l’operazione Restore Hope (1992-1994); sempre nella versione anticarro, ma armato anche di mitragliatrici da 12,7 mm installate in appositi pod subalari, ha partecipato alle operazioni in Albania nel 1997, nella Repubblica di Macedonia ed in Kosovo (1998-2000) oltre che nei recenti teatri in Iraq e Afghanistan.
In seguito, l’aeromobile è stato dotato del Sistema di Osservazione ed Acquisizione Obiettivi (Observation & Targeting System – OTS) “Top Lite” a cui è stato associato il sistema missilistico c/c “SPIKE” di 3^ generazione.
Attualmente l’A129 è assegnato ai Reparti AVES di Casarsa della Delizia – 5° Reggimento “RIGEL” e di Rimini – 7° Reggimento “VEGA”.
Il Reggimento Vega
Reggimento dell’Aviazione dell’Esercito, costituisce con il 5° la componente aerea della Brigata Aeromobile “Friuli”.
L’unità è equipaggiata con gli elicotteri da esplorazione e scorta Agusta A-129 “Mangusta” e con gli elicotteri da trasporto tattico NH-90, velivoli di nuova generazione.
Alimentato con personale volontario, il reggimento è basato sull’aeroporto Rimini (RN).
La Bandiera di Guerra del Reggimento è decorata di una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito.
La festa del reggimento si celebra, come per tutta l’AVES, il 10 maggio, anniversario della costituzione della prima unità della Specialità (1953)
Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito
Decreto 4 gennaio 1978
In una situazione di eccezionale gravità accorreva con tempestività in soccorso della popolazione del Friuli duramente colpita da disastroso sisma e impegnava, con instancabile ed ininterrotta attività, i propri equipaggi in coraggiose missioni svolte essenzialmente in zone impervie e non altrimenti raggiungibili, fornendo contributo determinante nel salvataggio dei feriti e nella garanzia dei rifornimenti prioritari
(Valli del Torre e del Natisone, 6 – 13/5/1976 – al 48° gr. sqd. eri “Pavone”).
Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia al 7° Reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”con la seguente motivazione:
Concessa il 26 luglio 2017
Reggimento elicotteri caratterizzato da spiccata preparazione ed efficienza, che, operando in contesti difficili ed ostili, dava superba prova di ardimento anche in condizioni climatiche estreme.
Gli equipaggi del 7° “Vega”, dalle martoriate terre balcaniche ai remoti e ostili territori iracheni, libanesi e afghani, conducevano, con fermezza e determinazione, molteplici missioni di esplorazione, di combattimento e di supporto. ben consapevoli dei pericoli connessi a queste azioni, si prodigavano con encomiabile dedizione al raggiungimento degli obiettivi assegnati, contribuendo a garantire, con ammirevole tenacia, la sicurezza delle forze di terra.
Unità fortemente coesa che dando prova di altissima capacità professionale, rafforzava il prestigio dell’Italia in ambito internazionale.
Albania, Kosovo, Iraq, Libano, Afghanistan, 1997- 2016