Tutta la notte sono continuati i raid aerei su Gaza, interrotte tutte le comunicazioni, i cingolati israeliani stanno avanzando e portano la pioggia di fuoco dell’artiglieria.
Medio Oriente in fiamme
Notte di bombardamenti nella guetta tra Israele e Hamas. L’esercito israeliano ha eseguito un massiccio attaco su Gaza.
Circa 150 gli obiettivi sotterranei colpiti dall’aviazione israeliana. Blackout delle comunicazioni in quanto le reti telefoniche e Internet sono state in gran parte interrotte per via dei bombardamenti.
“Israele intende agire per eliminare Hamas proprio come il mondo ha agito contro i nazisti e l’Isis” ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Eli Cohen.
Inizialmente Hamas aveva chiesto una tregua e il rilascio dei prigionieri nelle carceri israeliane in cambio di 100 ostaggi israeliani detenuti nella Striscia di Gaza, ma poi il portavoce Isama Hamdam ha detto che “dopo gli ultimi raid di Israele su Gaza non ci sono più colloqui”.
Intanto l’Aeronaurica Militare Isrealiana ha fatto sapere che è stato ucciso il capo della formazione aerea dell’organizzazione terroristica Hamas, Ezzam Abu Raffa, colui che aveva preso parte alla pianificazione e all’esecuzione del massacro negli insediamenti intorno a Gaza.
I cittadini americani lascino il Libano
“Il Dipartimento di Stato raccomanda che i cittadini statunitensi in Libano partano adesso, mentre i voli commerciali restano disponibili, a causa dell’imprevedibile situazione della sicurezza”
Così in un comunicato pubblicato sul sito dell’ambasciata americana in Libano.
“Dovreste avere un piano d’azione per le situazioni di crisi che non faccia affidamento sull’assistenza del governo degli Stati Uniti. Il momento migliore per lasciare un Paese è, se possibile, prima di una crisi. Le evacuazioni di civili da un paese straniero assistite dai militari statunitensi sono rare. Non vi è alcuna garanzia che il governo degli Stati Uniti evacuerà i privati cittadini statunitensi e i loro familiari in una situazione di crisi. Nel caso in cui si verifichi un’evacuazione assistita dall’esercito americano, il nostro obiettivo sarà quello di aiutare i cittadini statunitensi”.
In Cisgiordania aumentano le proteste di piazza
Migliaia di persone hanno sfilato e pregato in strada in diverse città della Cisgiordania, nei Territori palestinesi occupati, per manifestare il proprio sostegno alla popolazione della Striscia di Gaza.
Video rilanciati da testate locali e internazionali, da Middle East Eye ad Al Jazeera, mostrano folle di dimostranti a Nablus, Tulkarem, Jenin e Tubas. La solidarietà con la popolazione di Gaza è stata espressa in occasione della salat al-fajr, una preghiera islamica che si recita all’alba, alla comparsa del primo raggio di luce all’orizzonte.
In alcuni filmati si vede che i cortei erano già in corso quando era ancora quasi del tutto buio. Da ieri Israele ha intensificato i bombardamenti su Gaza, colpendo sia dal mare, sia dal cielo sia con incursioni via terra. Bloccate nella Striscia le comunicazioni telefoniche e internet.
Nella notte, Hamas ha riferito di scontri tra i suoi militanti e militari di Tel Aviv nel territorio della regione palestinese. Secondo il ministero della Sanità di Gaza, già ieri le vittime in conseguenza delle operazioni di Israele erano state più di 7mila. I raid di Tel Aviv sono cominciati il 7 ottobre, a seguito di blitz e assalti di Hamas nel sud di Israele che hanno causato, secondo stime governative, oltre 1.400 morti.
Tajani: italiani dentro la striscia di Gaza stanno bene
“Siamo riusciti a contattare i cittadini italiani a Gaza e stanno bene”
Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo su Rai Tre.
“I 14 cittadini italiani, 7 con passaporto italiano e 7 con doppia nazionalità, in questo momento si trovano nel sud della Striscia di Gaza, ovvero in una zona lontana dai combattimenti e dalle esplosioni. Ho parlato con il console italiano a Gerusalemme che è entrato in collegamento con gli italiani che sono nella Striscia di Gaza e che non stanno correndo pericoli perché non ci sono combattimenti in quell’area”.