Eurogendfor – Riunione CIMIN alla Farnesina
l vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, il capo di Stato maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, e il Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di Corpo d’armata Teo Luzi, hanno aperto oggi alla Farnesina la riunione del Comitato interministeriale di alto livello (Cimin) che ha funzioni di controllo politico e indirizzo strategico sulla Forza di gendarmeria europea (Eurogendfor) e di coordinamento politico-militare tra i Paesi membri.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ringraziato l’Arma dei Carabinieri che garantisce la sicurezza delle ambasciate d’Italia nel mondo, a prezzo anche di grandi sacrifici, non posso non ricordare il carabiniere scelto Vittorio Iacovacci morto per cercare di salvare l’ambasciatore in Congo Luca Attanasio.
Intervenendo in apertura della riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN) della Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor) di cui l’Italia detiene la guida.
Tajani ha più volte ringraziato “gli uomini e le donne dell’Arma per la proiezione internazionale, in tutte le crisi hanno dimostrato di essere all’altezza”.
Il Ministro Tajani ha poi sottolineato al Comitato Interministeriale di Alto Livello (CIMIN) della Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor) alla Farnesina che
“Le Forze di Gendarmeria europea hanno un ruolo molto importante per la sicurezza dei nostri popoli non solo all’interno di confini Ue ma anche in tante aree difficili del mondo, con due guerre alle nostre porte in Ucraina e in Medio Oriente e con tante tensioni nel continente africano dove noi europei abbiamo una grandissima responsabilità. Il contributo della forza di Gendarmeria europa in tutte le sue articolazioni è di grande importanza soprattutto per cercare di costruire la pace perché tutti coloro che indossano uniforme sono portatori di pace, di equilibrio, di stabilità, difensori della dignità e della libertà della persona e vi ringrazio, sempre, a nome del governo italiano per ciò che fate”.
“Eurogendfor è uno strumento essenziale di gestione delle crisi e fornisce capacità indispensabili, specialmente nell’ambito delle missioni civili dell’Unione europea. Un esempio concreto è stato il dispiegamento nel quadro di Eulex in Kosovo, a guida italiana. Altrettanto strategico è il contributo di Eurogendfor alla missione Ue in Libia, per il contrasto del traffico di migranti”
Il passaggio di consegne della presidenza Eurogendfor dall’Italia alla Spagna
“Sono sicuro che con la Guardia civil spagnola saprà svolgere un ruolo prezioso, sono convinto che non si possa fare una politica estera nazionale o europea o della Nato se non si batte bandiera, se non c’è presenza anche fisica di chi indossa una uniforme”.
Responsabilità verso l’Africa
“L’Africa deve esser un’opportunità, è un continente che può crescere ed è nostro dovere aiutare i governi di quei Paesi a darsi una struttura economica e statuale che garantisca progresso e sviluppo”.
Tajani ha ricordato l’importanza della lotta, in quei luoghi, contro la criminalità organizzata e il terrorismo.
“La jihad non colpisce solo in Africa ma vorrà sempre attaccare obiettivi europei, come avvenuto a Bruxelles”.
Eurogendfor
La Forza di Gendarmeria Europea (Eurogendfor) è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali, Unione Europea in primis, composta da Forze di polizia ad ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea.
Nata da un’iniziativa politico-militare intrapresa durante la riunione informale dei Ministri della Difesa dell’Unione Europea tenutasi a Roma l’8 ottobre 2003, è stata formalmente istituita con il “Trattato per l’istituzione della Forza di Gendarmeria Europea – Eurogendfor”, sottoscritto a Velsen (Paesi Bassi) il 18 ottobre 2007 ed entrato in vigore, a conclusione del relativo processo di ratifica, il 1° giugno 2012.
Membri di Eurogendfor, oltre all’Arma dei Carabinieri, sono la Gendarmeria Nazionale francese, la Guardia Civil spagnola, la Guarda Nacional Republicana portoghese, la Marechaussee olandese, la Gendarmeria romena, la Gendarmeria Militare polacca, nonché la Gendarmeria turca, che riveste il ruolo di “osservatore”, e il Public Security Service lituano, in qualità di “partner”.