Un documento falso per far togliere la scorta a Ultimo. Indagato un dirigente della Polizia
Dall’articolo di Giulio De Santis per il Corriere.it
Il super poliziotto R. D. L., già capo della Postale dalla quale fu rimosso nel 2017 dall’allora capo della polizia Franco Gabrielli per la vicenda Occhionero e lo spionaggio di politici, è indagato oggi per falso e calunnia: ha accusato «il capitano Ultimo» dei carabinieri, ovvero il colonnello Sergio De Caprio, protagonista della cattura di Salvatore Riina, di aver fatto redigere un documento con false informazioni per l’udienza al Tar sulla sospensione della revoca della scorta all’ufficiale dell’Arma.
La relazione adesso all’esame della Procura è del 28 luglio 2022 ed è parte di un lungo iter giudiziario iniziato il 3 settembre di quattro anni prima quando il ministero dell’Interno tolse a «Ultimo» la protezione […]
All’epoca dei fatti De Caprio, oggi 62enne, attraverso l’avvocato Antonino Galletti, presentò un’istanza al Tar per la sospensione della revoca spiegando che il 26 ottobre 2019 era stata rinvenuta una lettera di minacce nei suoi confronti […]
Il Tar prima sospese la revoca della scorta, ma poi ribaltò l’ordinanza a gennaio 2020, anche se il Consiglio di Stato ha poi dato ragione a «Ultimo». […]
Il 28 luglio di quell’anno D.L., allora dirigente dell’Ucsi (l’Ufficio centrale interforze della sicurezza del personale) presentò una relazione in cui, secondo il pm Fabrizio Tucci, accusò pur sapendolo innocente il colonnello di aver depositato nel 2019 documenti falsi all’udienza del Tar.
Scrive il pm nel capo d’imputazione: «D.L. – assistito dall’avvocato Sebastiano Russo – attesta il falso laddove sostiene che le informazioni acquisite dal Comando generale dell’Arma dei carabinieri, al contrario di quanto affermato dal colonnello De Caprio, evidenziano l’assoluta mancanza di riscontri circa la serietà e la consistenza della minaccia».
Ma in realtà, sottolinea ancora il pm, «quel procedimento sulle minacce si chiude con una richiesta di archiviazione per essere rimasto ignoto l’autore del reato». Quindi l’archiviazione non è dovuta all’infondatezza delle minacce.
Altro passaggio controverso, secondo la procura, sarebbe quello dove D. L. accusa sempre «Ultimo» «di avere simulato il reato di minaccia ai suoi danni […]
Questa relazione ha fatto parte della documentazione dell’istruttoria del tribunale amministrativo conclusa lo scorso 3 novembre con la revoca della scorta a De Caprio, fondatore della casa famiglia «Volontari Capitano Ultimo». La relazione ha influenzato la decisione del Tar? […]
Intanto il prossimo 14 marzo il Consiglio di Stato dovrà decidere ancora una volta sull’impugnazione del provvedimento di revoca.