Residenti in Italia e pronti a farsi esplodere, tre arresti per terrorismo.
La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip distrettuale di L’Aquila, su richiesta della Procura della Repubblica di L’Aquila – Direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo, in coordinamento con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, nei confronti di tre cittadini palestinesi, residenti a L’Aquila, per il delitto di “associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico”, previsto dall’articolo 270 bis del Codice penale.
E’ quanto si legge in una nota della Polizia di Stato.
Le indagini degli investigatori della Digos de L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione centrale della Polizia di prevenzione – continua la nota – hanno accertato la costituzione di una struttura operativa militare denominata “Gruppo di risposta rapida – Brigate Tulkarem”, articolazione delle “Brigate dei martiri di Al-Aqsa” (riconosciuta quale organizzazione terroristica dall’Unione europea con Regolamento di esecuzione 2023/1505 del Consiglio europeo del 20 luglio 2023), che si propone il compimento di atti di violenza con finalità di terrorismo anche contro uno Stato estero.
Gli indagati facevano opera di proselitismo e propaganda per l’associazione e pianificavano attentati, anche suicidari, contro obbiettivi civili e militari in territorio estero. Nei confronti di uno degli arrestati, inoltre, e’ in corso una procedura di estradizione, su richiesta delle autorita’ dello Stato di Israele, dinanzi alla Corte di Appello di L’Aquila.
Soddisfazione del Ministro Piantedosi
“Soddisfazione per la cattura all’Aquila di tre pericolosi terroristi, operazione che conferma il continuo impegno e la grande capacita’ investigativa delle nostre forze dell’ordine”.
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commenta così l’operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, che ha consentito di assicurare alla giustizia alcuni cittadini palestinesi, membri di una cellula militare legata alle “Brigate dei Martiri di Al-Aqsa”, che pianificavano attentati, anche suicidari, verso obiettivi civili e militari anche contro uno Stato estero.
“Alle forze di polizia e alla magistratura va il mio ringraziamento per questo importante risultato che testimonia la costante azione di monitoraggio e prevenzione realizzata sul fronte dell’estremismo e della radicalizzazione”.
Le autorità israeliane avevano chiesto l’estradizione di Anan Yaeesh
Le indagini sono state condotte dagli investigatori della Digos de L’Aquila e del Servizio per il contrasto all’estremismo e al terrorismo internazionale della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione.
Tra i tre uomini arrestati figura anche il cittadino palestinese di 37 anni, Anan Yaeesh, già detenuto nel carcere di Terni perché le autorità Israeliane ne hanno chiesto l’estradizione.
Secondo quanto emerge dall’ordinanza del Gip, Yaeesh avrebbe intrattenuto rapporti con il Gruppo di Risposta Rapida Brigate Tulkarem, legato alla cellula delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa.
I due gruppi, secondo le ipotesi accusatorie stavano progettando attentati terroristici all’estero.
Soddisfazione ANFP
“La minaccia del terrorismo rappresenta una sfida costante, che richiede vigilanza e cooperazione a tutti i livelli. L’azione investigativa condotta a termine dalla Digos dell’Aquila e dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione ha portato all’arresto di tre soggetti di nazionalità palestinese, legati all’organizzazione terroristica delle ‘Brigate dei martiri di Al-Aqsa’, che pianificavano attentati.
È un chiaro esempio di come la polizia italiana continui a svolgere un ruolo cruciale nella lotta contro il terrorismo, dimostrando un impegno incrollabile nella prevenzione di minacce alla sicurezza. Esprimiamo il nostro più sincero apprezzamento per la perizia e la dedizione dei colleghi che hanno condotto le investigazioni, le quali hanno consentito di sventare potenziali pericoli di livello internazionale”.
Così in una nota Enzo Letizia segretario dell’Associazione Nazionale Funzionari di Polizia.
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