Il giorno dopo i disordini, aria ancora tesa: i collettivi in sciopero della fame, altri in presidio davanti al tribunale.
Fermo convalidato ma nessuna misura cautelare per i due giovani (una 28enne italiana e un 20enne libico) arrestati ieri nel corso degli scontri tra collettivi e forze dell’ordine, alla Sapienza di Roma.
Andranno a processo il 22 e 23 maggio prossimi. Il ragazzo, arrestato per danneggiamento aggravato, è saltato su un’auto della Polizia, mentre la ragazza è accusata di resistenza e lesioni: avrebbe aggredito un dirigente della Polizia nel tentativo di assalto del commissariato.
Da stamattina gli studenti hanno cominciato uno sciopero della fame per forzare la postura del Rettore della Sapienza, Antonella Polimeni, che ha rinunciato ad ascoltare le richieste dei ragazzi (su tutte, la sospensione degli accordi con atenei israeliani).
Durante la manifestazione di ieri, dopo il buco nell’acqua davanti al Rettorato, i ragazzi sono usciti dalla Città Universitaria, dirigendosi verso il Verano e imbrattando, nel percorso, un bus e la serranda di un supermercato.
Secondo fonti qualificate, al corteo erano presenti anche alcuni anarchici e personaggi legati alle organizzazioni di resistenza palestinese in Italia. Sono 27 gli appartenenti alle forze dell’ordine rimasti feriti negli scontri.
Scontri Sapienza, 27 agenti feriti. Liberi 2 dei collettivi.