Claudio Graziano ha lasciato un grande vuoto intorno a sé, un silenzio che pesa e fa riflettere sulla profondità dell’essere umano che contraddistingue ognuno di noi. Da comandante di uomini ha diffuso consigli e saggezza, coraggio e determinazione e in queste ore le attestazioni di stima e i ricordi si susseguono e descrivono il bene che il generale ha fatto nella sua lunga carriera.
Gli amici, i colleghi, i collaboratori trovano le parole nello sconforto e amorevolmente salutano Claudio Graziano con l’amarezza di non essere riusciti a strappargli ancora un abbraccio, un suggerimento, uno sguardo utile ad affrontare una sfida.
Tempra piemontese e forgia militare hanno caratterizzato l’ascesa militare di un uomo che al suo Paese ha dato tutto; un modello da seguire, esemplare. Non facili i suoi anni in giro per il mondo col fardello della responsabilità e la continua voglia di aggiornarsi per rappresentare l’Italia al meglio nei contesti internazionali, tanti.
L’idea di guidare le Forze Armate verso una trasformazione concreta fatta di professionisti, tecnologie, formazione e confronto con le altre realtà estere. Proprio la sua lungimiranza lo ha portato, poi, a capo del Comitato militare dell’Unione Europea per definire la strategia per la realizzazione della difesa europea.
Claudio Graziano si muoveva con disinvoltura in tutti gli ambienti di vertice e lo faceva come riferimento di ministri, dirigenti, militari e diplomatici che incrociava durante una plenaria o una cerimonia. Fincantieri aveva ancora bisogno di lui perché solo uomini di tale caratura possono garantire stabilità e crescita a infrastrutture dell’asset strategico nazionale e quella di Fincantieri era l’ennesima missione del generale, l’ennesima occasione di far crescere manager e collaboratori dettando la rotta.
“Abbiamo condiviso un periodo fondamentale per il mondo militare, attraversando momenti estremamente impegnativi caratterizzati da numerose crisi e tensioni internazionali in cui abbiamo affrontato sfide e superato ostacoli impervi. Del Generale Graziano ho sempre ammirato la forza d’animo, il senso di responsabilità e la lungimiranza con cui ha interpretato i numerosi ruoli centrali ricoperti nell’organizzazione militare. Oggi, tutta la famiglia della Difesa si stringe nel ricordo di una delle figure più incisive e influenti degli ultimi decenni, protagonista fondamentale del processo di innovazione che, anche grazie alla sua guida e al suo prezioso contributo, ha portato le moderne Forze Armate a divenire un punto di riferimento nello scenario internazionale”
Con queste parole il Capo di Stato Maggiore Giuseppe Cavo Dragone ha voluto ricordare Claudio Graziano, il suo collega, il suo superiore, il suo predecessore, il suo amico.