Come anticipato e come visto la scorsa volta, la maggior parte dei seggi in Francia sono stati chiusi alle 18.00. Sicuramente Oltremare e nei centri abitati non particolarmente importanti, come la Capitale, Parigi, dove si dovranno attendere le 20.00.
Francia, qualche numero…
Avevamo già riportato della messa in sicurezza di alcuni negozi nel centro della Capitale della Francia, gli stessi sono ubicati, principalmente, lungo gli Champes Elysées e rue de Rivoli.
Secondo le stime di Elabe (proiezione elaborate in favore di BFMTV) l’affluenza definitiva potrebbe attestarsi su poco più del 67%, quindi poco in rialzo rispetto al primo turno del 30 giugno scorso.
Sinceramente, dando una scorsa ai dati elettorali, i numeri di questa consultazione, intesi nella loro globalità, sono realmente notevoli, in sostanziale controtendenza rispetto all’astensionismo cui il lettore è abituato solitamente.
Infatti, l’affluenza al secondo turno, alle 17.00, ha raggiunto il 59.7%. Al primo turno si era attestata al 59.4% degli elettori. Mentre, alle 12.00, era stata di 26.63%, con un aumenti di oltre i 7 punti percentuale rispetto al 2022.
Francia con uno sguardo all’Europa
Intanto, con uno sguardo verso l’Europa: si era già letto che Ursula Von der Layen non avrebbe gradito interloquire con gruppi ritenuti oltranzisti, quindi avrebbe dialogato con tutti i gruppi tranne ID, Identità e Democrazia.
Come scritto in altre occasioni, dopo l’entrata in scena di Viktor Orban, e del suo nuovo gruppo “Patrioti per l’Europa”, molte sono state le sigle che vi sono transitate, tra cui la spagnola VOX e i danesi.
Nel gruppo ID, allo stato, rimangono la Lega Nord, di Matteo Salvini, e il Rassemblement National, di Marine Le Pen.
Il leader Italiano è convinto della transizione nel nuovo elemento politico: “Stiamo costruendo il gruppo dei Patrioti, che mira a essere il terzo più numeroso di tutto il Parlamento: in settimana ci saranno le condizioni per un annuncio ufficiale che cambierà gli equilibri a Bruxelles“.
Le Pen parrebbe stia trattando sul passaggio, ovviamente attenderà di vedersi certificare una vittoria in patria, prima.
Risultati definitivi Oltremare (@OsservatorioEsteri)
Guyana
- Jean-Victor Castor (NFP/MDES|Sinistra indipendentista): 76,11%
- Boris ChongSit (GR|Centro): 23,89%
- Davy Rimane (NFP|S&D|LEFT|G/EFA): 100%
Polinesia Francese
- Nicole Sanquer (AHIP|Destra radicale autonomista): 55,77%
- Steve Chailloux (NFP/Tavini|Sinistra indipendentista): 44,33%
- Mereana ReidArbelot (NFP/Tavini|Sinistra indipendentista): 50,87%
- Pascale Haiti (Amuitahiraa|Destra autonomista): 49,13%
Martinica
- Béatrice Bellay (NFP/FSM/#PS|S&D): 54,53%
- Johnny Hajjar (NFP/PPM|Sinistra autonomista): 45,57%