Poliziotti della stradale hanno bloccato un uomo intento a strangolare una donna. Lei è salva grazie alle manovre di primo soccorso che gli agenti hanno praticato.
Fabio e Giuseppe, due agenti della Polizia Stradale di Avellino, durante il loro regolare servizio si erano fermati a prestare soccorso a un furgone fermo sulla corsia di emergenza quando ai loro occhi si è manifestato un bimbo, nudo, che urlava “mamma, mamma”, gettando allora lo sguardo giù nel dirupo, i poliziotti vedevano un uomo intendo a strangolare una donna.
Senza esitare uno dei due ha preso in braccio il bimbo e lo ha messo in protezione nell’auto di servizio chiamando immediatamente la centrale per il supporto di altre unità in ausilio all’intervento, mentre l’altro, senza perder tempo, si è fiondato sull’uomo per salvare la donna quasi cianotica.
Grazie al primo soccorso e alle manovre di rianimazione si è evitato il peggio e la donna ha raggiunto il pronto soccorso dove è stata ricoverata in rianimazione.
I fatti
Si era recato presso l’abitazione dei genitori della sua ex compagna urlando contro la donna e inveendo contro i familiari.
Poi, con violenza, le ha strappato il telefono cellulare dalle mani per leggere i contenuti delle chat e da quel momento è iniziata l’ira cieca.
Ha costretto la sua ex a seguirlo a bordo del suo furgone, insieme al loro piccolo di soli tre anni, minacciandola di portare con sé solo il minore nel caso in cui non fosse andata con lui.
Entrati nell’abitacolo, l’uomo si è diretto a velocità sostenuta verso l’autostrada A16 e giunti all’altezza di Pomigliano d’Arco ha iniziato prima a minacciarli di morte per poi aggredire fisicamente la donna, colpendola con un oggetto in plastica dura e successivamente farla cadere oltre il guardrail, in una scarpata sottostante, facendola rotolare per circa 14 metri.
Ha raggiunto la vittima continuando a picchiarla e ha cercato di strangolarla facendole perdere i sensi ma fortunatamente in quel momento è giunta la pattuglia della Sottosezione autostradale Avellino ovest che ha messo fine all’incubo.
È finito in manette, ad arrestarlo gli agenti della Squadra mobile.
Ora dovrà rispondere di furto con strappo, tentato omicidio, sequestro di persona, atti persecutori e maltrattamenti in famiglia.
La donna, dopo aver ricevuto le cure del caso, ha raccontato ai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli che già da diversi anni era vittima di violenze fisiche e psicologiche da parte del reo e, per questo motivo, aveva preferito chiudere la relazione, senza però mai depositare denuncia, probabilmente anche in relazione alla presenza del minore.
L’uomo è stato portato nel carcere di Poggioreale, a disposizione della Procura della Repubblica di Nola.
Fabio e Giuseppe sono indubbiamente gli eroi di questa triste vicenda che solo per professionalità non si è trasformata in tragedia, l’ennesima.
Una storia di straordinario eroismo per una mamma e il suo bambino, sperando che entrambi possano cancellare questo ricordo e vivere nei colori azzurri della Polizia di Stato.