Il ministero della Salute libanese ha aggiornato ad almeno tre morti il bilancio degli attacchi preventivi compiuti durante la notte da Israele nel sud del Paese contro Hezbollah. “Due persone sono state uccise in un raid del nemico israeliano sul villaggio di At-Tiri e una terza in un attacco di droni israeliani contro un’automobile nel villaggio di Khiam”, ha detto il ministero. Quest’ultimo morto apparteneva ad Amal, secondo quanto ha fatto sapere lo stesso movimento sciita libanese, alleato di Hezbollah. Beirut parla anche di almeno 2 feriti nei raid.
Israele in allerta
Il ministro della Salute israeliano Uriel Buso sta tenendo una riunione di emergenza con il direttore generale del ministero Moshe Bar Siman-Tov e i massimi funzionari della sanità. Lo riportano i media israeliani. Il ministero della Salute afferma in una dichiarazione che Buso ha incaricato i funzionari di rimanere al più alto livello di allerta e prepararsi per “la continuazione del lancio di razzi e altri incidenti”.
Intanto migliaia di lanciarazzi di Hezbollah sono stati colpiti simultaneamente da circa 100 jet da combattimento dell’aeronautica militare israeliana negli attacchi effettuati oggi in Libano. Lo ha reso noto l’Idf.
Libano, militari italiani al sicuro nei rifugi
“La situazione in Libano al momento rimane preoccupante, ma i caschi blu italiani e di tutti gli atri contingenti stanno bene e sono al sicuro. Continuiamo i nostri contatti per sollecitare la de-escalation e un ritorno alla cessazione delle ostilità”.
Lo dice all’Adnkronos il portavoce della missione Unifil in Libano Andrea Tenenti.
”I peacekeeper dell’Unifil provenienti da 49 paesi continuano le operazioni e rimangono pronti a fornire supporto sul campo”.