L’ipocrisia Russa è la vera disinformazione per l’occidente

Come prevedibile, la possibilità che al termine dell’interegno Biden-Trump, le risorse destinate all’Ucraina si riducono abbonamente ha avuto risvolti considerevoli sul conflitto.

…perché di ipocrisia si parla

…accompagnata a paura, ma senza che vi sia concretezza con cui argomentare fiumi di parole.

Nei giorni scorsi si richiamava il discorso del Capo di Stato Maggiore dell’esercito, inoppugnabile, concreto, schietto, si parlava di guerra, e non poteva essere diversamente.

Ovviamente un taglio di discorso di questo tipo fa anche paura, ma è concreto, diretto, praticamente tutto ciò di cui un lettore, oggi, avrebbe, in realtà bisogno.

Qui è lo stesso, sull’Ucraina, uguale, bisogna essere schietti: ha senso dare armi e denaro all’Ucraina se non può utilizzarle per respingere e attaccare? No.

E la paventata minaccia che la dottrina militare russa prevede anche il ricorso all’atomica?

Beh, non è un paradigma nato oggi, nel 2024, e nemmeno nel 2022, quando Mosca ebbe a invadere l’Ucraina, quindi perché meravigliarsi che l’establishment russo punti a enfatizzare i titoloni catastrofici dei giornali occidentali e dei vari canali telegram?

Si direbbe che è abbastanza ovvio tutto ciò, dopo il “via libera di Biden” all’uso di armi USA contro il territorio russo.

lipocrisia russa e la vera disinformazione per loccidente Difesa Magazine

Bisogna considerare che entrambi gli eserciti, russo e ucraino, sono sufficientemente fiaccati, sia come organico che come animo.

Su vari canali, le forze armate ucraine vengono fatte oggetto di beffe (o peggio) per le coscrizioni forzate, ma in Russia non sono in condizioni migliori, se i “combattenti” vengono reclutati in carcere in cambio del fine pena.

Inevitabilmente il cambio di paradigma è realmente la fine dell’era Biden, motivo per cui la Russia ha “spinto” facendo affluire nuovi armati dalla Corea, internazionalizzando ancora di più il conflitto.

Come detto, ognuno dei contendenti aspira ad arrivare, entro la data di insediamento di Trump, ad avere una posizione territoriale favorevole su cui poi avviare la pace.

Il timer è scattato, i primi missili USA sono caduti su territorio russo.

Perché ipocrisia? Beh, l’arma nucleare poteva essere già utilizzata in un momento precedente, quando droni, prima, e una piccola invasione ucraina ha occupato lembi di territorio russo.

Mosca non vuole alcuna escalation nucleare, ma l’Ucraina ha bisogno di riequilibrare le posizioni, le proprie infrastrutture sono bombardate, la logistica affanna, inevitabile quindi colpire sul territorio avversario.

Ipocrisia

Il Ministro degli esteri russo, Lavrov, ha dichiarato che gli attacchi alla regione di Bryansk con missili ATACMS:

«rappresentano un chiaro segnale che l’Occidente cerca un’escalation del conflitto» «Spero che in Occidente leggano la nuova dottrina nucleare della Russia nella sua interezza» (TASS).

Lavrov “fa il suo“, ma l’afflusso dei coreani non rappresenta già una escalation? Senza considerare che la dipendenza occidentale dagli idrocarburi di Mosca è stata diversificata, nel tempo, certamente, ma non eliminata, quindi? Non è ipocrisia questa?