Bye Assad…

I ribelli cingono oramai d’assedio la capitale Damasco, due jet vengono tracciati in volo appena partiti dalla Capitale, Assad sarà a bordo? Eppure…

Assad in fuga o parla alla nazione? Destino nebuloso per la Siria

Le forze ribelli continuano a premere sulla capitale, Damasco, oramai sul web si assommano i fotogrammi di decapitazioni di soldati delle forze siriane.

Alle 14.00 italiane i ribelli erano a circa 30 km dalla capitale, alle successive 15.30 Bashar Al Assad era ancora a Damasco (smentendo notizie su una sua fuga, anche se parrebbe che moglie e figli siano in Russia), incontrando un alto funzionario iraniano.

Il contesto è molto liquido, le informazioni sono frammentarie e confuse: almeno un migliaio di soldati leali ad Assad hanno abbandonato il fronte, sconfinando in rotta verso l’Iraq, Israele fa sapere che i suoi soldati stanno supportando forze ONU al confine con la Siria (Khedr), a causa di incidenti e scontri con uomini armati.

Da ricordare che il leader di HST è Al Joulani, il richiamo al Golan è evidente.

assad in fuga Difesa Magazine

Intanto, fonti non ufficiali riportano che Assad parlerà alla nazione alle 18.00 (ora italiana), ma i palazzi istituzionali stanno evacuando il proprio personale, ma due jet privati (sconosciuti) sono decollati da Damasco.

Le sorti della Siria (almeno diplomatiche) si stanno giocando a Doha, tra Russia, Iran e Turchia.

Il Presidente eletto Trump “scarica” la Siria: “gli Stati Uniti non dovrebbero immischiarsi”. L’occasione è stata utile a Trump per criticare le mosse in politica estera di Obama.