Accedere a una cessione del quinto per i dipendenti pubblici è sempre troppo facile e fa gola per la rapidità dell’operazione e la possibilità di ottenere liquidità in tempi di tassi alti. Ma quello che tutti non sanno è che vengono applicate spese extra non dovute.
Non tutte le società di intermediazione prestano attenzione e chi sottoscrive un contratto di cessione firma anche l’accettazione di clausole che fanno comodo agli istituti erogatori.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 263/2022 pubblicata in data 22 Dicembre 2022, ha dichiarato incostituzionale la norma “Salva Banche” inserita nella L. 106/2021, così sancendo definitivamente il diritto del consumatore alla riduzione di tutti i costi del finanziamento al momento della estinzione anticipata di un finanziamento, senza più alcuna distinzione tra costi up front e recurring, in applicazione dei principi derivanti dalla sentenza Lexitor.
Da molti anni esistono società e studi legali che effettuano migliaia di rimborsi su tutto il territorio nazionale e per tutti i dipendenti pubblici, soprattutto personale in uniforme, garantendo assistenza legale e finanziaria alle persone che hanno riscontrato anomalie contrattuali (sui finanziamenti contro cessione del quinto di stipendio o pensione).
A CHI È RIVOLTO
Rimborso del Quinto si rivolge a tutti i dipendenti e pensionati che hanno anticipatamente estinto o rinnovato un finanziamento contro cessione del quinto dello stipendio entro 10 anni.
I COSTI
La pratica parte dopo una perizia totalmente gratuita inoltre, solo se a buon fine, si applica solitamente una commissione sull’importo realmente recuperato pari a 1/3 (33%).
COME RICHIEDERE IL TUO RIMBORSO
Sono necessarie le copie del conteggio estintivo e del contratto originario. Nel caso di indisponibilità di tale documentazione, i consulenti inoltrano domanda attraverso il c.d. accesso agli atti su procura permettendo cosi, ai curatori, di presentare la domanda.