ATTACCATA LA BASE USA IN GIORDANIA. CRESCE LA TENSIONE IN MEDIO ORIENTE
Sarebbe sempre più vicino un accordo tra Israele e Hamas e ciò si evince da una bozza scritta che verrà discussa dai vertici del servizio segreto israeliano Mossad, della Cia, di Qatar ed Egitto, riuniti con questo obiettivo a Parigi.
Secondo le indiscrezioni del New York Times, “i negoziatori guidati dagli americani si stanno avvicinando a un accordo in base al quale Israele sospenderebbe la guerra a Gaza per circa due mesi in cambio del rilascio di oltre 100 ostaggi ancora detenuti da Hamas”.
La firma al nuovo patto potrebbe arrivare nelle prossime due settimane, sempre che i negoziatori riescano a sciogliere i nodi su cui le due parti sono ancora in disaccordo. Le tensioni nella regione intanto hanno travolto anche gli Stati Uniti dopo che un attacco con un drone su una loro base in Giordania ha ucciso 3 dei loro soldati.
È la prima volta che membri delle truppe di Washington vengono uccise dal fuoco nemico in Medioriente dall’inizio della guerra nella Striscia di Gaza.
“Anche se stiamo ancora raccogliendo i fatti di questo attacco, sappiamo che è stato condotto da gruppi militanti radicali sostenuti dall’Iran che operano in Siria e in Iraq”, ha affermato il presidente Joe Biden in una nota, definendo il raid “spregevole e del tutto ingiusto”.
Facendo le sue condoglianze ai famigliari delle vittime, a cui, oltre ai morti si aggiungono anche 25 feriti, Biden ha promesso che “chiederemo conto a tutti i responsabili nei tempi e nei modi che sceglieremo”.
I raid aerei non si fermano nemmeno sulla Striscia di Gaza, in particolare nel sud, dove continuano i combattimenti. La popolazione civile, già allo stremo, potrebbe vedersi negare anche l’assistenza dell’Unrwa, l’agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi, al centro delle polemiche dopo le accuse secondo cui dodici suoi dipendenti potrebbero essere stati coinvolti nell’attacco di Hamas del 7 ottobre.
Nove di loro, ha fatto sapere il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, sono stati licenziati, uno è morto e altri due non sono ancora stati identificati. Ha promesso che saranno soggetti ad azioni penali ma ha ricordato “le decine di migliaia di uomini e donne che lavorano per l’Unrwa, molti dei quali in situazioni tra le più pericolose per gli operatori umanitari” che “non dovrebbero essere penalizzati”.
Rivolgendosi ai Paesi che hanno deciso di fermare i finanziamenti all’agenzia, a cui oggi si è aggiunta la Francia, ha avvertito che l’Unrwa sarà costretta a ridurre gli aiuti a più di 2 milioni di palestinesi a Gaza già a febbraio. “I bisogni estremi della popolazione disperata devono essere soddisfatti”, è il suo appello.
Appello a cui si è unito anche Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, l’organizzazione mondiale della Sanità. “Tagliare i fondi non farà altro che danneggiare la popolazione di Gaza che ha un disperato bisogno di sostegno”, ha concluso.
Attaccata la base USA in Giordania
Area Supporto in Giordania
Area Support Group – Jordan (ASG-J) è un’organizzazione inclusiva che cerca sempre di costruire una cultura di disciplina e orgoglio. Apprezziamo le nostre persone e le nostre partnership . Sappiamo che la prontezza è vitale per portare a termine la nostra missione di eseguire l’integrazione del supporto alle operazioni di base (BOS-I), l’integrazione delle comunicazioni (COM-I), la protezione della forza di base (FP) e il coordinamento della nazione ospitante (HNC) a sostegno dell’accoglienza congiunta, Staging, Onward Movement e Integration (JRSOI) per facilitare le operazioni e le attività del Dipartimento della Difesa che supportano la sicurezza regionale, la protezione degli interessi nazionali e la sconfitta delle minacce emergenti.
(fonte governativa USA)