Terza notte di disordini in Francia dopo la morte di Nahel, un ragazzo di 17 anni ucciso a Nanterre che non si era fermato a un posto di blocco. Un agente di polizia, per il quale è stata disposta la custodia cautelare, gli ha sparato e ora sostiene di aver agito per legittima difesa.
Fonti del ministero degli Interni francese affermano che sono stati effettuati 421 arresti, 242 dei quali nella regione di Parigi. Questi “arresti record riflettono le ferme istruzioni impartite dal ministro ai prefetti e alla polizia”, hanno riferito a Le Figaro fonti anonime ma attendibili. La maggior parte degli arrestati aveva tra i 14 e i 18 anni. Molti di questi rivoltosi hanno imposto “la loro legge” – ha proseguito il quotidiano – nelle periferie dei loro quartieri, attaccando verbalmente o fisicamente chiunque provasse ad avvicinarsi.
Due giornalisti di Le Figaro sono stati aggrediti durante i loro servizi: uno è stato colpito e derubato nel quartiere Pablo Picasso di Nanterre, diventato l’epicentro della violenza dopo la morte di Nahel ed è dovuto ricorrere alle cure mediche del pronto soccorso. Il secondo è stato rapinato nella regione di Parigi mentre cercava di fotografare le violenze che affliggono la Francia.
Il presidente francese, Emmanuel Macron, presiederà alle 13 di oggi a Parigi una nuova riunione dell’unità di crisi interministeriale, quindi rientrerà in anticipo da Bruxelles dove si sta svolgendo il Consiglio europeo.