La Corea del Nord ha lanciato ieri due missili balistici nel Mar del Giappone, noto anche come Mare Orientale, in risposta alle esercitazioni militari congiunte tra Corea del Sud e Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap, citando lo Stato maggiore congiunto (JCS) che specifica che i due missili sono stati lanciati a circa 50 minuti di distanza l’uno dall’altro. “Mentre rafforziamo le nostre attività di monitoraggio e sorveglianza, il nostro esercito mantiene una posizione pienamente preparata in stretta collaborazione con gli Stati Uniti”, ha dichiarato il JCS in una nota. Il lancio del missile balistico sarebbe avvenuto in reazione all’adozione da parte delle Nazioni Unite, per il 18° anno consecutivo, di una risoluzione sui Diritti Umani della Corea del Nord, e all’adozione da parte del Giappone di una strategia di sicurezza che assicuri la capacità di contrattacco alle basi nemiche. Inoltre, questa nuova uscita arriva un giorno dopo l’undicesimo anniversario della morte di Kim Jong Il, l’ex leader nordcoreano e padre di Kim Jong Un. Durante il 2022, la Corea del Nord ha lanciato 63 missili balistici e tre missili da crociera, secondo i media sudcoreani. Questo nuovo test di Pyongyang inasprisce ulteriormente le tensioni nella regione dopo che la Corea del Nord ha lanciato negli ultimi mesi decine di missili balistici in test vietati dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu, in risposta a manovre militari delle forze americano-coreane che considera una prova di invasione. Gli Stati Uniti, così come l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), considerano “probabile” che la Corea del Nord effettui un test missilistico nucleare, il primo dal 2017, dopo l’escalation degli ultimi mesi.