Si è insediato il nuovo Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Italiana.
È il Dott. Luca Vincenzo Maria Salamone, che rimarrà in carica per i prossimi quattro anni.
La nomina è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell’ASI lo scorso 10 ottobre ed è stata conferita ai sensi dell’art. 11, comma 2 bis, del Decreto legislativo 4 giugno 2003 n. 128 e s.m.i.
Nato a Catania nel 1972, Vincenzo Maria Salamone si è laureato in Giurisprudenza e Scienze Politiche e ha un dottorato di ricerca in Diritto Pubblico.
Autore di numerose pubblicazioni su temi giuridici, il nuovo Direttore Generale è un Dirigente dello Stato e, già ufficiale superiore della Marina Militare, ha rivestito numerosi ruoli in Pubbliche Amministrazioni e in diversi uffici ministeriali.
L’Agenzia Spaziale Italiana
L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), istituita nel 1988, è un ente pubblico nazionale con il compito di preparare e attuare la politica spaziale italiana in accordo con le linee guida del Governo.
L’Agenzia si è affermata come uno dei più importanti attori mondiali sulla scena della scienza spaziale, delle tecnologie satellitari, dello sviluppo di mezzi per raggiungere ed esplorare il cosmo. L’ASI ha oggi un ruolo di primo piano tanto a livello europeo quanto a livello mondiale. Ha infatti uno stretto e continuo rapporto di collaborazione con la NASA, che l’ha portata a partecipare a molte delle più interessanti missioni scientifiche degli ultimi anni. Uno dei progetti più affascinanti è stata la costruzione e l’attività della Stazione Spaziale Internazionale, dove gli astronauti italiani sono ormai di casa.
Grazie all’attività dell’ASI, la comunità scientifica italiana ha ottenuto successi senza precedenti nel campo dell’astrofisica e della cosmologia. Oltre che studiare l’Universo, dallo Spazio si può osservare la Terra per monitorare e prevenire – ad esempio – disastri ambientali, assicurare rapidi interventi nelle aree di crisi e misurare gli effetti del cambiamento climatico. Anche in questi campi l’Italia è all’avanguardia con sistemi come COSMO-SkyMede PRISMA.
Tre le sue basi operative oltre il quartier generale di Roma: a Matera, Malindi e in Sardegna. Il centro spaziale ASI di Matera è la storica base che si occupa della geodesia spaziale, telerilevamento, telecomunicazioni quantistiche “free space”, tracciamento della “spazzatura spaziale” e la metrologia del tempo e delle frequenze. A questo si unisce lo Space Science Data Center (SSDC), un’infrastruttura di ricerca dedicata alle operazioni scientifiche, all’elaborazione, all’archiviazione e alla distribuzione di dati, il cui scopo è quello di fornire supporto alle missioni spaziali scientifiche in cui è coinvolta l’Italia.
Il più antico di tutti è il Centro Spaziale “Luigi Broglio” di Malindi in Kenya, dal quale ha preso il via l’attività spaziale italiana. Nato come sito di lancio è oggi, attraverso il segmento terrestre, centro di ricezione dati e del controllo di satelliti da terra. Ultimo nato in ordine di tempo il Sardinia Deep Space Antenna (SDSA), l’unità scientifica nei pressi di Cagliari, diventata operativa nell’ambito del Deep Space Network della NASA e in grado di offrire servizi di supporto per le missioni interplanetarie e lunari e di consentire lo sviluppo di attività di radioscienza.
L’Italia, attraverso l’ASI e l’industria nazionale, continua anche una tradizione di ricerca nella propulsione spaziale, in particolare come leader del programma europeo VEGA, il lanciatore di progettazione italiana. Oggi però lo Spazio non è solo più uno straordinario settore della ricerca, ma è anche un’importante opportunità economica. Il mercato delle telecomunicazioni e della navigazione satellitare – solo per citare un campo applicativo – è in continua espansione e l’ASI, con la sua esperienza nella costruzione messa in orbita di satelliti, opera perché l’Italia sia pronta a coglierne le occasioni.
Dalle domande fondamentali sulla comprensione dell’Universo, sull’origine della vita, fino alla sperimentazione di nuove tecnologie, lo Spazio appare oggi più che mai il luogo da cui partire per ampliare l’orizzonte culturale dell’uomo, far crescere la sua consapevolezza e garantire un futuro migliore sulla Terra. Grazie all’ASI, l’Italia è in prima fila in questa esemplare impresa umana.
Fonte Asi