Piaggio Aerospace diventa turca. Via libera dal MIMIT

Baykar acquisisce Piaggio Aero, soddisfazione di URSO (MIMIT)

Piaggio Aero Industries e Aviation ai turchi, le reazioni

Adolfo Urso appare entusiasta, finalmente un offerta concreta per il rilancio del settore aereo della Piaggio, la mano viene tesa dalla società turca Baykar (di proprietà del genero di Erdogan).

In una nota del MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made In Italy), è il Ministro URSO a dirsi soddisfatto perché viene garantito il rilancio dell’azienda, infatti la società turca è leader nella produzione di UAV e tecnologie aerospaziali avanzate, stante il gruppo italiano non abbia, comunque, mai smesso di produrre.

Dopo sei anni di attesa – ha aggiunto Urso – ridiamo un futuro a Piaggio Aerospace, un asset strategico per il nostro Paese, con una prospettiva produttiva di lungo periodo, salvaguardando complessi aziendali e forza lavoro”, conclude il Ministro.

Era di inizio mese la nota con la quale il MIMIT si rallegrava per una rotta in via di definizione verso un nuovo assetto proprietario, stante le offerte più interessanti erano pervenute da sauditi e brasiliani, i quali si erano spinti in offerte vincolanti.

mimit e piaggio

MIMIT ok, la politica un pò meno

La soddisfazione del MIMIT è quindi facilmente comprensibile, perché non facile da “piazzare” un pezzo come quello del gruppo Piaggio Aerospace (Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation), se non dopo oculate scelte strategiche di politica industriale (e di sicurezza).

Polemiche dal mondo politico, per la mancata realizzazione di una progettualità tutta nazionale o comunque interessante partner strategici di altro quadrante.

Infatti, in una nota dei senatori Alberto Losacco e Simona Malpezzi e del deputato Nicola Caré, tutti componenti del Partito Democratico nell’Assemblea Parlamentare NATO, si legge la loro felicitazione per il successo dell’operazione, che significa far continuare a esistere una storica realtà nazionale, di contro, critiche vengono poste circa il pedigree dell’acquirente.

Si legge (ITALPRESS), ancora: “Fa molto meno piacere che ‘il rilancio dell’azienda,  con una visione industriale chiara e ambiziosa’, per citare il  tono piuttosto enfatico del Ministro, passi attraverso la sua acquisizione da parte di Baykar, società turca fondata dal genero di Erdogan, specializzata in veicoli aerei senza pilota e tecnologie aerospaziali avanzate, una realtà importante e strategica per il comparto difesa di Ankara, distintasi tra l’altro in questi anni nella preziosa fornitura di droni di ultima generazione all’Ucraina, ma che sicuramente non ha a cuore nella sua strategia industriale gli interessi dell’Italia e/o dell’Europa