Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha partecipato, insieme al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri il Generale Teo Luzi, alla cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Stazione Carabinieri di Roma a Monteverde Nuovo.
Il Generale Luzi al momento del suo discorso in primis ha ringraziato tra gli altri Piantedosi “sempre attento a ogni dettaglio della sicurezza italiana, ne sono testimone quotidiano, e alle vicende dell’Arma dei Carabinieri”
e ha rivolto un saluto all’Onorevole Nicola Zingaretti, seduto tra i presenti
“So quanto si è impegnato da Presidente della Regione per ottenere questo risultato”. Ha poi rivolto una dedica ai ragazzi delle scuole che sono il futuro dell’Italia.
Riguardo a questa nuova Caserma, il cui progetto è partito ben nove anni e mezzo fa avviato proprio dall’allora Presidente della Regione Nicola Zingaretti, ha dichiarato
“È il risultato di un gioco di squadra delle istituzioni. Ci sono voluti un po’ di anni, ma le norme sono complesse, i finanziamenti sono sempre complessi, però quello che conta è il risultato ed è una Caserma bellissima, di straordinario valore nel tessuto urbano della città. I protagonisti sono diverse istituzioni dello Stato, anche locali, tra le quali mi permetto di citare la Prefettura perché è direttore di un’orchestra per quanto attiene soprattutto la sicurezza pubblica. I Prefetti che si sono succeduti nel tempo hanno stimolato e indirizzato le attività per giungere a questo risultato”.
Infine ha concluso così con una considerazione sulla Caserma in generale “simbolo della militarietà dell’Arma ma anche casa del cittadino. Considero oggi una bella giornata per l’Arma dei Carabinieri e per i cittadini romani”.
A seguito del discorso di Luzi è stato il turno di Piantedosi
“Oggi è una giornata significativa perché l’inaugurazione di un presidio come questo dà la dimensione delle collaborazioni interistituzionali. Ha messo insieme l’impegno dell’Arma, della Regione Lazio e la possibilità di riqualificare un posto. Abbiniamo attraverso la realizzazione di questo progetto con quella di diversi interessi e allo stesso tempo di aver assicurato un presidio del territorio. Si è trattato dunque di convergenze interistituzionali che non sono solo negli aspetti logistici e contrattuali, ma segnano il fatto che sulla sicurezza convergono le attività di tutte le istituzioni territoriali e delle Forze di Polizia. Siamo in un territorio molto importante, in genere l’importanza del lavoro dei Carabinieri evoca lo straordinario ruolo che hanno soprattutto nei territori periferici, ma sono importanti anche nel contesto urbano e metropolitano come quello della Capitale. Oggi viviamo proprio all’interno dei contesti urbani una rinnovata esigenza di rideterminare le politiche di sicurezza e anche l’attualità ce lo sollecita. Il benessere legato al concetto di sicurezza sta assumendo sempre più connotazioni e caratteristiche diverse e nuove. La ricerca di punti di riferimento vanno ben oltre le tradizionali concezioni della sicurezza come funzione dello Stato, tesa a preservare l’integrità del quadro dei diritti e doveri imposti dalle Leggi. I Carabinieri e le Forze dell’Ordine stanno dimostrando di essere tra le istituzioni più attrezzate per poterlo fare”.
Il Ministro ha continuato
“Dobbiamo partire dai contesti urbani per rivedere anche un po’ i concetti della governance e della sicurezza e lo stiamo facendo con la Polizia di Stato, con l’Arma dei Carabinieri, con la Guardia di Finanza e con tutto il sistema delle forze di polizia. Siamo partiti da Roma, Milano e Napoli nell’analisi di queste interazioni dei problemi emergenti, abbiamo attuato politiche e interventi importanti. Non ci siamo fatti trovare impreparati nell’attualità e quello che succede soprattutto in certi contesti particolarmente critici delle aree metropolitane, come le stazioni, come gli episodi degli ultimi giorni, hanno riportato all’attenzione di tutti l’importanza del rafforzare la presenza in questi contesti. Nonostante la gravità dei fatti non ci siamo fatti trovare impreparati. Gli episodi più recenti hanno visto le forze di polizia pronte laddove non sono riusciti a prevenire questi episodi per rassicurare tempestivamente alla giustizia gli autori degli stessi. Dobbiamo andare avanti su questa dinamica di lavorare sempre più e spostare l’attività delle forze di polizia dove c’è più bisogno secondo le emergenze del momento. Dobbiamo fare di più e meglio, oltre alle Caserme, lo stiamo facendo nei luoghi della movida, stiamo ripristinando i presidi presso le strutture ospedaliere, stiamo cercando di farci carico di quei problemi più emergenti che non sono solo di sicurezza tradizionalmente intesa ma incrociano i problemi emergenti della società”.
Piantedosi ha concluso parlando dei tanti lavoratori impegnati nelle forze dell’ordine
“Da domani comincerà il lavoro di fatica degli operatori, quindi queste celebrazioni sono un momento di festa e di buon augurio ma anche un momento per rivolgere il nostro pensiero ai tanti operatori delle forze dell’ordine che quotidianamente portano con il loro lavoro la dignità dello Stato”.