Si è tenuta questa mattina a Napoli la cerimonia di avvicendamento del comandante interregionale Carabinieri ”Ogaden”. Al generale di Corpo d’Armata Andrea Rispoli subentra il generale Antonio De Vita, proveniente dal comando della Legione Carabinieri Lazio. Il generale Rispoli da domani sarà al vertice del Comando Unità per la Tutela forestale, ambientale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri, con sede a Roma e con competenza in tutto il territorio nazionale.
All’avvicendamento, svoltosi di fronte ad un reparto di formazione schierato in armi nella storica caserma ”Salvo D’Acquisto”, in rappresentanza dei carabinieri dei reparti dell’organizzazione territoriale e speciale, insieme alla bandiera di Guerra e alla Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri ”Campania”, al Gonfalone del Comune di Napoli e della Regione Campania, hanno presenziato il comandante generale dell’Arma, generale di Corpo d’Armata Teo Luzi, e numerose autorità religiose, civili e militari del capoluogo. Presenti, inoltre, delegati della Rappresentanza militare e delle associazioni professionali a carattere sindacale militare, orfani e familiari di militari caduti in servizio, commilitoni in congedo, nonché associazioni combattentistiche e d’Arma. Nelle ore che hanno preceduto la cerimonia il generale Rispoli ha reso onore al vice brigadiere Salvo D’Acquisto, medaglia d’Oro al Valor Militare ”alla memoria”, deponendo un omaggio floreale presso la tomba nella Basilica di Santa Chiara.
Nel corso del saluto di commiato il generale Rispoli ha ringraziato tutti i militari “per l’impegno, la professionalità e l’abnegazione quotidianamente profusi e per gli eccellenti risultati ottenuti nell’azione di prevenzione e repressione di ogni forma di illegalità”, esortando gli stessi a “continuare a rappresentare un autorevole punto di riferimento per ogni esigenza e necessità delle persone e delle comunità, in ogni luogo”. A sua volta, il generale De Vita ha espresso “soddisfazione per il prestigioso incarico” assicurando “il massimo impegno al fine di esaltare ulteriormente l’attività dell’Arma dei Carabinieri nelle regioni Campania, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise”.