“Esercito da potenziare subito”, Masiello lancia l’allarme

“Sono cambiati scenari e minacce, bisogna puntare su giovani e tecnologia”, dice il Csm in un’intervista al quotidiano di via Solferino

“Gli scenari e le minacce sono cambiati, i sistemi d’arma e gli organici vanno potenziati in fretta. L’Italia deve diventare una nazione con capacità di deterrenza reale e credibile”.

A parlare è il generale Carmine Masiello, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, in un’intervista concessa a Rinaldo Frignani del Corriere della Sera, alla vigilia del 163° anniversario della fondazione dell’Esercito.

“Vanno rivisti soprattutto  i principali sistemi d’arma, potenziati gli strumenti, ma anche adeguate le strutture, i sistemi addestrativi, le procedure d’impiego”, dice Masiello.

Esercito italiano
Esercito Italiano, militari

“Si tratta, in sostanza, di un’innovazione a tutto campo, in cui la tecnologia è un fattore cruciale ma resta il mezzo, non il fine. E bisogna sbrigarsi a farlo, perché non sappiamo cosa accadrà”. 

“Mentre politica e diplomazia fanno il loro lavoro, noi dobbiamo impegnarci a farci trovare pronti, sperando di non dover mai entrare in azione. Ecco perché l’Italia deve diventare una nazione con una capacità di deterrenza reale e credibile”.

Masiello parla del conflitto in Ucraina come di un fatto “dirompente per noi europei, che veniamo da vent’anni di missioni di pace. Ha cambiato i paradigmi sul campo: siamo tornati al confronto fra unità meccanizzate e corazzate, all’uso delle artiglierie, carri armati, macchine specializzate per la mobilità e contro-mobilità, perfino alle trincee. A ciò si aggiunga l’utilizzo di droni, della cibernetica, della disinformazione sfruttata per orientare le opinioni pubbliche, ma anche il morale dei combattenti”.

11 Difesa Magazine
Gen. James Rainey, Commanding General, Army Futures Command, Lt. Gen. Ross Coffman, Deputy Commanding General, and Maj. Gen. Edmond Brown, Chief of Staff host, Lt. Gen. Carmine Maisello, Army, Deputy Chief of the Italian Defence General Staff, and his delegation, during their visit to Army Futures command headquarters, Army Software Factory, Army Applications Laboratory, Tuesday, October 31st, 2023, Austin, Texas. (U.S. Army photo by: Austin Thomas)

“Per troppo tempo – prosegue – l’Esercito non è stato considerato una Forza Armata tecnologica. Bisogna stare al passo con i mezzi a disposizione di eventuali avversari. C’è da recuperare anche un gap con le Forze Armate sorelle, la Marina e l’Aeronautica, che in questo sono più avanti”.

“L’industria della Difesa, non solo quella italiana ma anche quella europea, deve capire il momento particolare che stiamo vivendo e fare gli investimenti necessari per rispondere alle necessità delle Forze Armate”.

Esercito
Esercito: camionetta e militari nel corso di una missione

“In questo ambito, il ministro Crosetto si è già adoperato per accelerare proprio le procedure. L’auspicio è quello di avere presto una vera Difesa europea”.

Parlando delle priorità, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito afferma: “Fra le tecnologie più urgenti da acquisire rientrano sicuramente quelle incentrate sull’integrazione delle capacità collegate al dominio cibernetico e alla gestione dello spettro elettromagnetico, in modo da consentire alle nostre unità di essere protette dalla minaccia proveniente dalla terza dimensione, con droni e munizioni ‘intelligenti’: un ombrello di protezione, che noi chiamiamo ‘bolla tattica'”.

“Chiariamoci: non siamo in guerra. Siamo in una competizione che definiamo ‘sotto soglia’, quindi senza superare mai certi limiti, un confronto ibrido che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri”.

“Possiamo meglio affrontare la situazione con un quadro normativo e strumenti giuridici diversi rispetto a quelli attuali in modo da poter essere messi sullo stesso piano di potenziali avversari. Saranno anni di grande crisi, meglio farsi trovare preparati”.

Esercito
Esercito: militari nel corso di una missione

“Servono almeno 10mila soldati in più, come affermato dall’Ammiraglio Cavo Dragone, Capo di Stato Maggiore della Difesa, a cui affiancare riserve che consentano di aumentare gli organici all’esigenza”.

“Punto sui giovani, sono loro gli unici capaci di intercettare i cambiamenti, le evoluzioni tecnologiche. Da loro mi aspetto un grande aiuto. Hanno idee da vendere, saranno ascoltati. E potremo proporle anche alla società civile”.

“Tutto questo, però, non vuol dire diminuire la nostra presenza all’estero, tutt’altro. Immaginiamo, ad esempio, cosa può significare il disimpegno del nostro contingente-cuscinetto tra Israele e Libano”, chiude Masiello.

“Esercito da potenziare subito”, Masiello lancia l’allarme