Arriva una norma per prevedere “un trattamento economico accessorio” per i vertici di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza e anche ai capi di stato maggiore di difesa, Forza armate e del Vertice interforze. Lo prevede un emendamento approvata al dl Aiuti bis nelle Commissioni Finanze e Bilancio. Nello specifico la norma riguarda: capo della Polizia – direttore generale della Pubblica sicurezza, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, comandante generale della Guardia di finanza e capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria (Dap), capo di stato maggiore della Difesa, capi di stato maggiore di Forza armata, comandante del comando operativo di Vertice interforze, comandante generale del Corpo delle capitanerie di porto, ai capi dipartimento della presidenza del Consiglio dei Ministri e dei ministeri, al segretario generale della residenza del Consiglio dei Ministri nonché ai segretari generali dei ministeri. Il riconoscimento del trattamento economico accessorio potrà avvenire anche in deroga al limite di di legge per il personale della Pa pari alla retribuzione del primo presidente di Corte di Cassazione (240.000 euro annui al lordo dei contributi previdenziali ed assistenziali).