CdM sicurezza punto per punto
il Consiglio dei ministri ha varato un pacchetto sicurezza decisamente strutturato e ricco che prevede numerose novità. Tra le più importanti vi è la più tutela per le Forze dell’ordine troppo spesso oggetto di oltraggio, violenza o lesioni; nasce un nuovo reato per punire chi partecipa o organizza rivolte nelle carceri; serio contrasto a chi occupa abusivamente immobili con procedure rapide per la liberazione degli immobili; c’è poi la mannaia a chi truffa anziani, misure specifiche anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori.
“In base alle stime del Mef, tenendo conto della massa salariale e delle retribuzioni medie, e in base anche alle nostre priorità, non meno di 1,4 miliardi saranno destinati a Forze di polizia e Forze armate e altri 100 milioni ai Vigili del fuoco. Complessivamente 1,5 miliardi interamente destinati al comparto che voi rappresentate”.
Così Giorgia Meloni nell’incontro a Palazzo Chigi fra il governo e il Cocer Forze Armate e i sindacati delle Forze di Polizia e dei Vigili del Fuoco.
In arrivo maggiori tutele per le forze dell’ordine in caso di violenza e condotte offensive verso gli operatori
È introdotto un aggravamento di pena nei casi in cui i reati di violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale siano commessi contro agenti di pubblica sicurezza o di polizia giudiziaria. Previsto anche un aggravamento di pena per le lesioni cagionate nei loro confronti. È aumentata la pena per chi imbratta beni mobili o immobili in uso alle Forze di polizia o ad altri soggetti pubblici, se il fatto è commesso con la finalità di ledere il prestigio o il decoro dell’istituzione.
Arma privata fuori servizio per le forze dell’ordine
Gli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati al porto di un’arma da fuoco di servizio, possono detenere un’arma da fuoco privata, diversa da quella di ordinanza, senza ulteriore licenza. Norma molto attesa dal comparto e che consentirà, ad esempio, agli agenti di avere fuori dal servizio un’arma più leggera al posto di quella d’ordinanza, di solito molto più pesante.
Reato contro le rivolte nelle carceri, cambia tutto
Nuovo reato contro le rivolte nelle carceri
Viene introdotto un nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere con atti di violenza, minaccia o con altre condotte pericolose. La pena è da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa. Sono previste apposite aggravanti, fino a dieci anni, nel caso di uso di armi. Un’ulteriore fattispecie di reato punisce chi istiga la rivolta, anche dall’esterno del carcere, con scritti diretti ai detenuti. e la stessa misura anche se le rivolte avvengono nei Cpr, ha spiegato il ministro dell’Interno Piantedosi.
Contrasto alle occupazioni abusive, procedure più veloci e azioni più forti
È introdotto un nuovo delitto, perseguibile a querela della persona offesa, che punisce con la reclusione da 2 a 7 anni chi, con violenza o minaccia, occupa o detiene senza titolo un immobile altrui, o comunque impedisce il rientro nell’immobile del proprietario o di colui che lo deteneva. Per rendere più efficace questa norma vengono introdotte due misure molto innovative.
La prima: è prevista una causa di non punibilità per l’occupante che collabora all’accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l’immobile occupato; la seconda: viene disciplinato un apposito procedimento, molto veloce, per ottenere la liberazione dell’immobile e la sua restituzione a chi ne ha diritto. In via ordinaria su questo provvederà il giudice, ma nei casi urgenti, in cui l’immobile occupato sia ad esempio l’unica abitazione della persona offesa, è prevista la possibilità che la liberazione/restituzione dell’immobile sia effettuata direttamente dalle forze di polizia che hanno ricevuto la denuncia, fermo l’intervento successivo di convalida del pubblico ministero e del giudice.
Pene più severe per chi truffa gli anziani, più attenzione alle vittime
Prevista una stretta sulle truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone più fragili.
Aumenta la pena di reclusione da 2 a 6 anni per la truffa aggravata e viene prevista anche la possibilità per le Forze di polizia di procedere ad arresto in flagranza.
Misure anti-borseggio e anti-accattonaggio dei minori
Il Questore potrà disporre immediatamente il divieto di accesso nelle metropolitane, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi.
Inoltre, nei processi penali per tali reati compiuti nelle metropolitane e nelle altre aree del trasporto pubblico, il giudice, ove la legge consenta la sospensione condizionale della pena, dovrà comunque prevedere il divieto di accesso in luoghi specifici.
Si introduce, poi, una norma per colpire chi si avvale di minori nell’accattonaggio.
Alle norme già previste per punire chi organizza o favorisce quest’attività si aggiunge una specifica norma per punire chi induce all’accattonaggio un minore di 16 anni invece di mandarlo a scuola o lo costringe con la violenza o la minaccia.
Esecuzione della pena in caso di detenute madri
Sarà previsto un regime più articolato per l’esecuzione della pena per le donne condannate quando sono in stato di gravidanza o madri di figli fino a tre anni di età.
Non è più obbligatorio il rinvio dell’esecuzione della pena, ma è mantenuta tale facoltà in presenza dei requisiti di legge.
Tra gli elementi che possono influire nella valutazione del giudice ci sarà, ad esempio, la recidiva che spesso riguarda le donne che si proteggono dietro la “maternità”
È stata poi prevista la possibilità che la pena sia scontata presso gli istituti a custodia attenuata per detenute madri, fermo restando il divieto del carcere per le donne incinte e le madri dei bambini più piccoli (fino a un anno di età).
Restrizioni sui blocchi stradali
Il disegno di legge del Governo interviene anche sul fronte dei blocchi stradali che stanno aumentando e creando grandi disagi ai cittadini. Ora la norma punisce solo con una sanzione amministrativa chiunque impedisce la libera circolazione su strada ordinaria, ostruendo la stessa con il proprio corpo.
Il provvedimento approvato stabilisce che questa fattispecie diventi reato nel momento in cui risulti particolarmente offensiva ed allarmante, sia per la presenza di più persone sia per il fatto che sia stata promossa e organizzata con metodo.
Poliziotti e militari, aumenti in busta da dicembre +5,8% retribuzioni
La ricaduta stimata dal miliardo e mezzo stanziato nella legge di bilancio per i rinnovi contrattuali del comparto Sicurezza e Difesa è un aumento medio delle retribuzioni che si aggira attorno al 5,8%.
E’ quanto ha riferito la premier Giorgia Meloni nell’incontro a Palazzo Chigi con i sindacati di polizia ed i Cocer. Meloni ha anche riferito che saranno stanziati 38 milioni l’anno per la stipula della polizza assicurativa antinfortunistica a copertura dei rischi che il personale in divisa corre più di altri dipendenti pubblici.
Ci saranno inoltre misure compensative per il fatto che il comparto non gode di forme di previdenza integrativa: si parte da un primo stanziamento di 15 milioni di euro per il 2024-2025.
Rinnovo dei contratti scaduti nel 2021
“Abbiamo approvato la manovra economica per il 2024, che mette le basi per ulteriori passi avanti”
Ancora la presidente Meloni durante il confronto
“Sulla base della manovra, abbiamo convocato per oggi una seduta specifica del Consiglio dei ministri che si occupa delle esigenze del comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico e che riguarda anche i temi della sicurezza. Per quanto riguarda la manovra, la questione centrale è il tema del rinnovo dei contratti.
Come sapete i contratti del comparto sono scaduti dal 2021 e sono tra quei contratti che hanno bisogno di essere rinnovati.
Con la manovra noi stanziamo cinque miliardi di euro per la contrattazione collettiva nazionale di tutto il settore pubblico. In base ai calcoli effettuati dal ministero dell’Economia, tenendo conto della massa salariale e delle retribuzioni medie, e in base anche alle nostre priorità, noi riteniamo che di questi 5 miliardi non meno di 1,4 miliardi saranno destinati alle Forze di polizia e alle Forze armate e altri 100 milioni ai Vigili del fuoco.
Dunque, complessivamente, un miliardo e mezzo di euro interamente destinato al comparto che voi rappresentate”.
Aumento degli organici nelle Forze Armate
“È un provvedimento al quale la Difesa ha lavorato molto e punta a superare un impianto anacronistico e riconosce la necessità di adeguare gli organici delle Forze armate in coerenza con gli accresciuti impegni in ambito nazionale e internazionale”.
Meloni lo ha detto illustrando il decreto legislativo sullo strumento militare a cocer e sindacati del comparto sicurezza e soccorso pubblico
“Consentirà di valorizzare le professionalità necessarie a affrontare le nuove sfide, anche a tutela dei nuovi domini, e di reclutare professionalità in servizio permanente ad alta e altissima specializzazione”.