A Torino si contano i danni provocati dalla violenza dei manifestanti. Gli anarchici ieri pomeriggio hanno dato vita al corteo per Alfredo Cospito. Oltre venti le auto danneggiate, una decina i negozi e altrettante le sedi di banche con le vetrine spaccate. Tutti i muri delle case, da via Pietro Micca a via della Consolata, per centinaia di metri, sono stati imbrattati con scritte. Capsule di vernice sono state lanciate anche contro il santuario della Consolata, uno dei luoghi più cari ai torinesi.
Sul sagrato della chiesa è stata scritta a caratteri cubitali una bestemmia, sulla quale questa mattina i fedeli hanno posato alcune rose. I danni nel centro di Torino sono ingenti avrebbero potuto essere maggiori se non ci fosse stata, da giorni, un’intensa attività da parte della Digos della Questura di Torino, che ha sequestrato bastoni, materiale esplodente e altri oggetti destinati alla distruzione del cuore della capitale sabauda. I più violenti hanno utilizzato anche pali e cartelli segnaletici, tombini in ghisa e pietre del tratto di strada.