Uno di loro sarà il prossimo ministro della difesa.

Esclusivo

L’ultima parola spetterà a Sergio Mattarella, almeno per quel che riguarda un dicastero così delicato quale quello della difesa. Intanto dall’entourage del centro destra iniziano a trapelare i primi nomi col rispettivo plauso o malcontento, del mondo militare.

Tra i più accreditati c’è l’ex generale Edmondo Cirielli che a Salerno ha espugnato il feudo di De Luca e ha stravinto nell’ultima tornata elettorale. In quota Fratelli di Italia avrebbe tutti i numeri per entrare a palazzo Baracchini.

Un altro nome che sta girando è quello di Ignazio La Russa, cofondatore di FdI è già stato ministro della difesa nel governo Berlusconi nel 2008 e conosce perfettamente le dinamiche del mondo militare.

Un altro siciliano in corsa per la carica di ministro, questa volta in quota Forza Italia, è Giorgio Mulè. Già sottosegretario nella XVIII Legislatura è appena stato rieletto e sarà nuovamente in parlamento dopo nelle prossime settimane.

Tornando in casa FdI troviamo il numero 1 in materia di Difesa: Guido Crosetto. Vicinissimo alla leader Meloni, lui del mondo militare conosce praticamente tutto e il ruolo di ministro gli spetterebbe di diritto. Molto apprezzato dalla compagine sindacale sarebbe il profilo giusto per completare il processo di riforma della rappresentanza militare.

Altro nome della rosa è quello di Maurizio Gasparri che, peraltro, in quest’ultima campagna elettorale è stato l’unico a parlare di aumento di risorse per le Forze armate. Ma a queste dichiarazioni sono seguite quelle dei sindacati che ancora hanno il dente avvelenato con per i blocchi imposti da Tremonti nel 2010.

Il prossimo ministro della difesa dovrà recuperare molto e lavorare con priorità sui temi che stanno a cuore ai militari: riforma delle carriere, riforma della rappresentanza e rinnovo dei contratti.

Molte donne e uomini in divisa si aspettano tanto da questo esecutivo di centro destra. Speriamo che chi rappresenta il pensiero patriottico non deluda i veri patrioti.