La Polizia di Stato e’ uno dei principali corpi di polizia attivi in Italia; dipende direttamente dal Dipartimento di pubblica sicurezza che opera sotto l’egida del ministero degli Interni. Ogni anno il corpo rinnova il proprio organico arruolando nuove reclute per mezzo di apposite procedure concorsuali pubbliche, cosi’ da compensare gli ammanchi dovuti a ritiri, pensionamenti e cessazioni di carriera. Quest’anno, in particolare, l’esecutivo ha messo a punto un piano assunzioni specifico per incrementare il personale della Polizia di stato; annunciato in Parlamento dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, verra’ messo implementato a seguito dell’approvazione del relativo decreto-legge, approvato il 6 aprile scorso in Consiglio dei Ministri.
“E’ un segnale di forte attenzione da parte del Governo verso i comparti della sicurezza e del soccorso pubblico”, ha commentato il ministro dell’Interno in una nota stampa diramata dal portale istituzionale del Viminale, aggiungendo che “e’ intenzione dell’Esecutivo continuare ad investire per potenziare la funzionalita’ di questi importanti settori fornendo risposte concrete alle legittime aspettative di tutti coloro che quotidianamente operano con grande sacrificio e professionalita’ al servizio dei cittadini”.
Gia’ a gennaio, come riporta Tg Parlamento, il ministro aveva annunciato “in materia di contrasto alla criminalita’ organizzata, un piano di assunzioni per le forze dell’ordine con un fondo triennale di 185 milioni di euro”.
A febbraio, in un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Piantedosi aveva spiegato che per il 2023 e’ previsto un fondo da 90 milioni di euro, che si aggiungeranno a quelli gia’ previsti per il normale turnover di organico. Per quanto concerne, nello specifico, la Polizia di stato, il ministro dell’Interno ha annunciato che nel corso del 2023 verranno assunte 5735 unita’, di cui oltre 4 mila agenti a copertura delle 4100 cessazioni previste. Tale incremento di organico, ha spiegato Piantedosi, “sara’ possibile grazie anche alle misure introdotte in sede di conversione del decreto Milleproroghe, che semplificano le procedure concorsuali e la durata dei corsi”.
Il provvedimento contempla anche misure per rafforzare gli organi direttivi e il ruolo degli ispettori. In virtu’ dei provvedimenti presi dall’esecutivo circa il potenziamento dell’organico della Polizia di stato, nei prossimi mesi dovrebbe essere pubblicato il bando di concorso pubblico per il reclutamento degli agenti destinati all’arruolamento. Al momento non vi sono ancora comunicazioni ufficiali in merito ma l’apertura dei termini per la presentazione della domanda di partecipazione dovrebbe avvenire in estate, tra luglio e settembre. Al contempo, il piano assunzionale prevede anche lo scorrimento delle graduatorie esistenti per l’assunzione dei nuovi commissari, a seguito di concorsi interni svoltisi tra il 2019 e il 2020. Il bando di attivazione della procedura concorsuale, come da prassi, verra’ pubblicato in Gazzetta Ufficiale e – con il testo integrale – all’interno dell’apposita sezione del sito ufficiale della Polizia di stato. Chi vuole tenersi costantemente aggiornato e verificare con immediatezza l’eventuale pubblicazione del bando puo’ consultare la sezione dedicata ai vari bandi di concorso in Polizia. Gli aspiranti agenti di Polizia, per essere ammessi all’iter di selezione, devono essere in possesso di una serie di requisiti, sia di carattere generico che specifico.
L’accesso alle procedure previste dal bando di concorso e’ riservato ad aspiranti di eta’ non superiore ai 26 anni, in possesso della cittadinanza italiana e dei diritti civili e politici; in aggiunta, e’ necessario che il candidato non abbia riportato condanne penali ed abbia tenuto una condotta incensurabile, oltre a non aver tenuto comportamenti che possano alimentare dubbi circa la lealta’ alle istituzioni dello Stato. L’iter di selezione prevede solitamente accertamenti fisici e psico-attitudinali, funzionali ad una valutazione del profilo del candidato in base alle mansioni che dovra’ svolgere. I candidati ritenuti idonei vengono poi destinati alle strutture di addestramento prima di essere inseriti in organico.