Corruzione, peculato, falso materiale e ideologico. Sono queste le accuse contestate a due poliziotti in servizio alla Squadra mobile di Palermo e arrestati su disposizione del Gip della locale Procura.
Si tratta di un sovrintendente capo e un vice sovrintendente. In carcere, insieme ai due, è finito anche uno spacciatore di sostanze stupefacenti.
Il sovrintendente capo, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, avrebbe ricevuto alcuni compensi da parte del pusher a fronte di alcune delazioni concernenti attività investigative in atto.
Inoltre, nel medesimo contesto investigativo, i due poliziotti, in due diverse occasioni, a seguito di alcuni sequestri di sostanza stupefacente, avrebbero distratto parte della “merce” a favore del pusher per essere immessa nuovamente nel mercato illecito della droga.
In una di tali occasioni avrebbero poi falsificato i verbali di distruzione della sostanza stupefacente simulando in tal modo l’avvenuto smaltimento della merce sequestrata.